BIANCO E NERO
Nessuna presunzione d’esser migliore e, invece, rispetto per il lavoro altrui.
Del service, che ad occhio, mi pare essere quell’unico capace nel panorama di questa attività.
Service che operano sotto strette indicazioni del committente.
Ed è qui che vengono le osservazioni.
Anche dolorose.
Non è un mistero, we are not on the same page..
Le BMW vanno benissimo a dispetto delle persone che ne producono la comunicazione.
E’ vero che – spesso – al massimo traducono in italiano (più o meno, grammatica e vocabolario non sono il loro forte) quello che arriva da Monaco.
Che essendo in Germania e per giunta nel land più aristocratico, non ha bisogno di altri commenti per spiegare come Monaco consideri l’Italia.
Cosa che naturalmente non confesseranno mai.
Ma se i muri potessero parlare…
La clip è volutamente ripassata in bianco e nero.
A colori, fatto salvo un passaggio davanti ad un palazzo multicromatico, non è per niente emotiva.
Come dovrebbe essere una mini.
Ecco la mia scelta di passare la clip in scala di grigi.
Tra l’altro con un minimo di post produzione si fanno miracoli anche in bianco e nero.
Due minuti di passaggi ovvi, non c’è una storia, non c’è un filo conduttore.
Solo una più o meno didascalica alternanza di immagini degli interni ed esterni.
Un paio di voli del drone (rende tutto più facile perché il punto di vista è inusuale) e qualche sbandierata di telecamera.
Se è questo è il parto dell’ufficio comunicazione preposto al marchio mini e per giunta per promuovere la versione elettrica, status tecnologico e modaiolo, viene correttamente l’istinto di porsi la domanda:
Ma ci credono?
A-ME-ME-PARE-DE-NO.
E non ne faccio, con queste note, una questione di automobili, di redazionali e/o di GRATIFICANTI (per altri, non per me) macchine in prova.
Quando IO chiedo una macchina in prova è per LAVORARE non per fare i giretti con le amichette.
Ma è una storia vecchissima come i colori delle macchine da fotografare.
Grigio, nero, bianco.
Altrimenti il finance s’incazza quando le devono rivendere.
Ci perdono troppi soldi.
Così, però, sfuggono opportunità importanti nell’extra settore.
Quello che conta per l’immagine di una nuova vettura.
Gli specializzati ne devono parlare per forza, non possono bucare una novità.
Vuoi mettere, allora, una BMW gialla con una grigia?
Che poi… ci sono specializzati che della cultura dell’immagine ne fanno bandiera.
Ergo.
Mettete più passione e lasciate le briglie dei service,
Persone che amano il loro lavoro.
E che per missione san darsi da fare.
NOTA DELL’AUTORE, luca romano.
Conosco bene ed accetto le regole del gioco.
Ma SOPRA le regole del gioco c’è il rispetto delle persone e del loro lavoro, quale che sia, a qualsiasi livello di importanza.
Sono pagati per creare consenso sul marchio e sul prodotto.
Se non c’è questo rispetto: allora a casa mia gioco come voglio io.
Nel rispetto del prodotto e della notizia, che è quello che conta per chi legge o ascolta.
Ed il sasso nello stagno non l’ho lanciato io.
LA NOTIZIA. –
Quello che interessa è l’autonomia.
BMW dichiara che con la MINI E si possono percorrere con una ricarica circa 270 chilometri in una previsione di guida piuttosto attenta.
Il range di autonomia, e tutti sappiamo quanto sia importante lo stile di guida, è tra 235 e 270 chilometri.
Gli altri numeri sono molto interessanti.
La potenza dichiarata è pari a 184 cavalli, le emissioni sono a zero ed il consumo di corrente della batteria è in un intervallo tra 13,2 kWh e 15 kWh.
Altro punto di interesse, il tempo di ricarica.
MINI E offre combinazioni diverse ed un tempo attendibile con capacità massima di 11 kW, comune ai due sistemi di ricarica, è di due ore per avere l’ottanta per cento e tre ore e mezza per il cento per cento della batteria.
La ricarica veloce per un massimo di 50 kW è di trentacinque minuti per un pieno all’ottanta per cento. A bordo il cavo di ricarica comune mentre con la wallbox, optional, è in dotazione il trifase.
Le prestazioni, quelle corsaiole, quelle che derivano da go-kart feeling: 150 chilometri l’ora la velocità massima ed una accelerazione da pista elettrica.
Solo sette-virgola-tre secondi.
Da zero a cento.
A bordo un arredamento specifico sottolinea la versione, strumentazione, avvisi, grafiche e colori sono progettati su misura per le diverse, rispetto ai modelli termici, funzioni di bordo.
Alcune divertenti.
Altre intelligenti.
Il concessionario di zona saprà illustrare meglio di queste righe le novità.
Ecco il concessionario.
Mini non è una macchina regalata.
In nessuna versione. *****
Il prezzo della versione elettrica è di 33.900 euro. A partire… il listino, wallbox a parte offre ampie possibilità di crescita e, però, di personalizzazione.
La MINI E sarà in concessionaria dopo il mese di Luglio.
Dal 9 Luglio è possibile prenotare la propria vettura con il versamento di 500 euro su una specifica piattaforma ed in concessionaria perfezionare l’acquisto.
Questo l’indirizzo:
https://www.mini.it/it_IT/home/range/electric.html
©lucaromano
***** La promozione di qualche anno fa… con cartellonistica stradale a 9 x 3 (metri) sfacciatamente sbandierava un prezzo sotto i ventimila.
Ricordo, vago, circa 17.9k euro.
Forse.
Ma la versione così reclamizzata NON aveva l’aria condizionata.
Ma si può vendere, oggi, una macchina senza aria condizionata?
E per di più una mini?
S’incazzarono in parecchi.
Fonte autorevole.
Oggi non più a San Donato.
lr.
1 Response
[…] http://www.drivelife.it/news/2020/04/25/bianco-e-nero/ […]