ANEDDOTO TOSCANO
Le statistiche raccontano sia una delle regioni più fotografate al mondo.
Dalle magnificenze artistiche, anche architettoniche ovvio, ai panorami.
I paesaggi toscani (e meriterebbero la definizione al maiuscolo come un nome proprio) sono tra i più belli al mondo. Le crete senesi, ad esempio, e poi la Val d’Orcia, i cipressi toscani.
Non ricordo, e forse sbaglio ma i cipressi toscani credo siano una celebrità mondiale.
Forse tutelata.
La Cappella della Madonna di Vitaleta, per esempio.
Dunque, il fatto.
Dalle parti di San Quirico d’Orcia c’è un poggetto con cipressi, appunto.
E’ quello della foto in pagina.
L’hanno fotografato milioni di persone.
Su GMaps è segnato come “San Quirico d’Orcia view point” e di fianco, un’altra etichetta più importante, “Cipressi di San Quirico d’Orcia”.
Cioè… ECheTeDevoDìDiPiù.
Lungo la statale, SR2, in corrispondenza del poggetto di cipressi ci sono due piazzole di sosta, una per ogni lato della superstrada.
Manco a dirlo piene di macchine di fotografi, aspiranti tali, influencer, instagrammer e compagnia cantando.
C’ero anche io con la 3008 rossa EAT8 per un video itinerario in Toscana.
Qui la clip del video press 2018/2019.
Dalla parte opposta del citato poggetto si apre un paesaggio di colline, a novembre incolte o appena seminate, quindi colline dalle tonalità del marrorne, insomma i colori più o meno delle crete senesi.
Qualche cipresso isolato punteggia i declivi.
Mi servivano immagini per raccontare l’itinerario quindi fermo anche io tra le moltitudini di fancazzisti.
Forse solo un tizio, abbastanaza defilato rispetto alla massa, era lì per fare fotografie con impegno.
Tra lupi solitari ci si riconosce.
Sulla collina, vedi la foto delle Madonna Gialla, una ragazza bionda stava lavorando con il suo fotografo.
Tra la strada e il punto di quel set ci saranno stati non meno di cinquecento metri. Complimenti al Nikkor 300 2.8 con il dupli dedicato.
Quindi un 600 mm 5.6.
In quel momento usato a mano libera per non perdere l’attimo fuggente.
Spettacolare.
Concentrato in tanto scenario tra scatti fotografici e riprese video ad un tratto, alle spalle, sento una mezza inchiodata.
Un idiota al volante di una Volkswagen Tiguan era fermo in mezzo alla strada.
Come ci fosse solo lui.
Parcheggia più o meno in mezzo alla strada, ai bordi della piazzola di sosta, come solo un testa di cazzo al volante di un SUV, per giunta un Volkswagen, quindi un cliente della razza peggiore, e scende al volo dalla macchina.
Ricordo bene il tipo, uno di quelli che si fanno ricordare.
Maglietta blu polo, una di quelle Polo Ralph Lauren con un cavallo grande quanto la panza di chi la indossa.
Non gliele dovrebbero vendere, anzi con il logo in quel modo non le dovrebbero proprio produrre.
Cintura di “UITTON“, 😉 Vuitton, ovvio.
Di quelle che si notano.
Fibbiona.
Jeans sfondati e strappati.
Nike immacolate con finiture in rosso.
Un idiota con la patente di idiota.
Tutto con un bel sorrisetto da ebete stampato in faccia.
Ricordo la domanda e altrettanto bene la risposta.
“Che fanno qui tutte questa macchine, chi c’è? Cosa c’è da vedere”
No comment.
Tra l’altro con mezzo metro di obiettivo in mano… secondo te che cazzo faccio qui?
E poi, non ti passa per la testa che magari non voglio rotture di coloni?
La risposta.
Senza neanche una parola.
Un gesto con il braccio destro e la mano a palmo in su che disegna nell’aria un arco di centottanta gradi.
Stavo lavorando.
Andasse a fare in culo lui e le sue domande del cazzo.
Uno così non è neanche in grado di iniziare a farsi una cultura.
Gente del genere deve solo zappare la terra al posto di tante risorse INPS che sono sfruttate nei campi di pomodoro.
E, magari, ne sanno di più di lui sui Cipressi di San Quirico d’Orcia.
E guida un SUV.
Volkswagen.
Magari è uno di quelli che ti sfanala perchè vuole passare.
Insomma il principe delle teste di cazzo.
Target ideale.
Uno di questi giorni, finiti i domiciliari, inizio a fotografare i target.
