AUDI

A3

Il cambio di ruolo venne evidente col passare del tempo e con il crescente consenso intorno al marchio dei 4Anelli. Il riferimento riferimento per una macchina sportiva era Volkswagen. Audi? Giravano certi opuscoli promozionali di una tristezza infinita. Persino mio padre, uno che di auto non capiva una ceppa (come me del resto, ancora oggi) aveva considerato un acquisto tedesco. Era presentata, in quel depliant, con un color giallo canarino che faceva passare ogni desiderio d’acquisto. La negazione di sportività, aggressività, ostentazione che ogni Audi, oggi, porta con sé. Dunque per chi voleva guidare sportivo esisteva a buon diritto la Golf. E che casino successe al lancio della GTi e della GTD. Gli interni con il tessuto scozzese erano, poi, un “must”. L’ascesa di Audi è stata progressiva, tanto progressiva, quando la discesa verso la normalità di Volkswagen Golf. Due prodotti che hanno completamente invertito i propri ruoli. Oggi Audi A3 è quello che ieri era VW Golf. Qui le immagini della presentazione su strada della nuova Audi A3. Che, insieme, alle Audi A4, A6, A8 sono state sempre i miei bersagli preferiti negli innumerevoli viaggi autostradali con le Volvo. Sverniciate senza pietà. Non c’è stata pietà per nessuno. Tanto meno timor reverenziale verso potenze e prestazioni superiori alla V70AWD. Tanto, poi, in curva, loro “alzavano”.

io no.

(luca romano)