SUBARU LEVORG
SALGO SULLA GIOSTRA
(lr) – La prima impressione è quella che conta? Spesso. Ma non si può dimenticare che “mai fidarsi delle apparenze”. Qui le apparenze ci sono tutte. Il fatto è che la prima impressione è quella di un’automobile che deve essere un gran divertimento da guidare. A lungo. Essì, perché dopo che prendi confidenza con il volante, ed il telaio, questa Levorg mi sa che è capace di farti divertire come al luna park quando sali su quelle giostre, o le montagne russe, alla ricerca del brivido della “G”. Non siate sciocchi, quella “G” è da intendere come misura della accelerazione di gravità e non quell’altra “G”.
Che, secondo me, è molto più interessante.
Poche curve, pure in città, per capire che Levorg non solo sta piatta ma è incollata, inchiodata, asfaltata con l’asfalto. Insomma c’è da mettere dei Recaro Racing. Io li metterei con buona pace dei puristi. Il motore millessei è poco potente? (rispetto a WRX Sti) fa’ niente, tanto ti diverti in curva. Qui la sverniciatura è d’obbligo. Non posso, per decenza, scrivere altro. Anche perché quindici chilometri di traffico impazzito (a Roma) non sono certo un test approfondito sufficiente a raccontare emozioni al volante.
Credit –
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