FIAT PANDA CROSS

FIAT PANDA CROSS ©luca romano

FIAT PANDA CROSS ©luca romano

Sta tutto lì. In quella semplicità disarmante con cui lasci un oggetto nel comodo e capiente portaoggetti sulla plancia. Che sia un scatola di sigari o un paio di guanti, il gesto è semplice, significativo di quanto sia funzionale e semplice la Panda. Una semplicità genuina alla quale fa specchio una dinamica di marcia semplice ma efficace ed efficiente.

Te ne accorgi dal consumo, ad esempio. Venti euro e vai oltre metà serbatoio e rifletti che con il pieno hai “camminato” quasi dieci giorni tra città e fuori città. La semplicità di Panda la ritrovi nello sterzo, nella docilità del cambio, nell’esuberanza della risposta del motore. Intendiamoci: è una Panda, non una Ferrari. Tutto quello che leggi è scritto dando per scontato che il lettore abbia in mente che le parole usate siano rapportate all’automobile in prova. Esuberanza di risposta del motore, ad esempio, vuol dire che la ripresa e l’accelerazione sono “allegre”, pronte, ma non significa che Panda sia capace di esprimere valori di prestazione da record assoluto. Vuol dire che è brillante, divertente ma che resta sempre una Panda. Un’automobile semplice, genuina un po’ come le persone che la guidano. All’occorrenza però sfodera le sue capacità: resistenza, parsimonia, flessibilità d’uso, caparbietà, determinazione, non si tira indietro davanti ad alcun ostacolo. Insomma, un atleta. (lr)

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