TOYOTA MIRAI
RITORNANO DI MODA LE FUEL CELL? L’IDROGENO SEMBRA AVER SEDOTTO L’AUTO, GRAZIE A NUOVE TECNOLOGIE NON DISPONIBILI NEL SECOLO SCORSO, E L’AUTO IBRIDA COSÌ COME LA CONOSCIAMO POTREBBE INVECCHIARE CON RAPIDITÀ
di LUCA ROMANO – DURATA, 01’ 37”
IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE
Fuel Cell. Due paroline che in queste ultime settimane sono alla ribalta nel mondo automotive. Ho la sensazione che ad un tratto l’industria dell’auto abbia deciso di voltar pagina. Forse sarà l’effetto mediatico che giunge dal salone di Los Angeles. Però ho l’idea, una sensazione di fondo, ancora impalpabile, che quelle due paroline ridimensioneranno in modo sostanziale la presenza delle vetture ibride e quelle elettriche. Per lo meno così come le conosciamo ora, in una simbiosi di motore termico, petrolio, ed elettrico.
A favore, appunto, delle due parole: fuel cell. Ovvero celle di combustibile: l’idrogeno che nelle celle produce energia per l’alimentazione di un motore elettrico. Insomma al posto del vecchio motore che brucia petrolio, ed inquina, qui c’è l’idrogeno che quando brucia non inquina.
Ho sentito parlare di fuel cell sin dai tempi della Mercedes Classe A, la prima, la vera. Stoccarda presentò un prototipo con le celle di combustibile. Storia del secolo scorso. Poi BMW, con la Serie 7 esplorò, anche lei, i territori dell’idrogeno. Precorritrice, ma come tutti quelli che anticipano fatti, costumi… incompresa.
Anche perché, diciamola tutta, la politica non era al passo – ieri come oggi – dell’industria.
Auto ad idrogeno sì, ma infrastrutture insufficienti per garantire autonomia sufficiente, e quindi mobilità adeguata. Sembrava quasi dimenticato l’idrogeno.
Ad un tratto ecco qui: è Toyota Mirai.
Certo ancora se ne costruiscono poche, ma tre, quattro anni or sono, anche le ibride prodotte si contavano sulle dita di una, due, mani.
Toyota, con Mirai, annuncia che l’auto avrà una produzione di un centinaio di vetture all’anno e sarà in vendita dal prossimo Settembre 2015 – in alcuni mercati (evoluti) europei: Gran Bretagna, Germania, Danimarca. Poi altri se ne aggiungeranno. Al prezzo dichiarato di 66mila euro. Più tasse (furbetti…) in Germania.
La Mirai è costruita in Giappone presso lo stabilimento di Motomachi Plant.
Cerchiamo di essere divulgativi, non entro nella descrizione dei principi di funzionamento delle celle di combustibile, le fuel cell, ma vado al sodo, a quello che interessa un automobilista che per qualche motivo abbia il desiderio, o la necessità, di comprare un’auto ad idrogeno. Tempo di rifornimento, tre minuti. Emissioni, uguale a zero. Autonomia simile a quella di un’automobile con motore tradizionale. Ma prestazioni, in sintesi dinamica di marcia, superiore grazie alle diverse distribuzioni dei pesi, delle masse in gioco, e del motore elettrico che in accelerazione, con la funzione boost, spinge… E queste immagini lo hanno raccontato ancor meglio delle mie parole.
Lui è Akio Toyoda.