SALUTI E RINGRAZIAMENTI,
STILE E GRATITUDINE VANNO DI PARI PASSO.
MA NON SONO APPANNAGGIO DI TUTTI,
BLASONE E CONTO CORRENTE
NON NE SONO IL PRESUPPOSTO
di LUCA ROMANO – DURATA, 02’ 33” – IN TV CON DRIVELIFE DEL 25 OTTOBRE – Questa “filippica” se la son tirata. Non i potenti del mancato grazie, neanche il desiderio di una difesa d’ufficio per una persona che non conosco. E, confesso, pur stimando per quello che leggo e so dei fatti automotive, mi lascia indifferente. Quello che mi ha fatto saltare la mosca al naso sono stati i commenti al mancato grazie. Commenti di chi, dietro l’anonimato di un nickname, spara sentenze, da’ fiato alla stupidità attraverso i social e nei commenti agli articoli pubblicati sui due più importanti quotidiani nazionali on line.
Neanche avessero l’aureola intorno al capo.
Depositari dei vangeli.
Tutto s’è scatenato dopo la partecipazione di Luca Montezemolo nella trasmissione Porta a Porta. Quella sua affermazione sulla delusione provata per lo scarso senso di riconoscenza della famiglia Agnelli (immagino si riferisse all’Elkann che comanda in FCA) all’indomani della separazione dalla Ferrari.
Mi piacerebbe vedere tanti “criticoni” spara-sentenze sulla “questione Montezemolo” ed il mancato “grazie” degli Agnelli. Li vorrei guardare mentre anche a loro non viene detto l’atteso grazie. Ed, anzi, prendendo spunto dalle loro critiche, insieme al mancato grazie viene comunicato che non prendono neanche i quattrini. Dopo “X” anni di responsabilità, di gestione della fabbrica, delle corse, e tutto quello che uno come Montezemolo ha fatto. E che loro, i criticoni, hanno ritenuto di saper fare con altrettanta maestria.
Anzi scrivo di più: li vorrei guardare… se alla fine del loro rapporto di lavoro con l’azienda che gli paga/pagato ogni mese lo stipendio (tanto o poco che sia) venisse detto:
“Ciccio! A casa, quattrini zero.
Niet liquidazione, vai caro, vai…
E ‘manco’ grazie ti dico”.
Sai che “bestie” in giro per l’Italia… perché come si dice “nei bar che contano“, qui a Roma… col c… degli altri… etc, etc…
Montezemolo s’è preso le responsabilità, ha gestito personaggi non facili come la “famiglia” e “pullover-blu”, ha cercato di gestire al meglio la squadra (e chi sa di F1, capisce…) e tutto questo senza che l’immagine della Ferrari ne fosse appannata, senza che gli utili d’azienda venissero a mancare… senza che la crisi imponesse tagli sul numero degli operai…
Poi, Montezemolo può essere simpatico o antipatico, vestire bene o male, dipende da come si vedono le cose della vita. Ma sui numeri c’è poco da fare. Se l’azionista incassa, vuol dire che è stato fatto un bel lavoro. E dai bilanci, pubblici, non mi pare che “la famiglia” abbia motivo di lamentele.
Ed infine, sono sicuro che il “grazie” a cui Montezemolo si riferiva NON AVESSE nulla a che fare con i quattrini. E’ una questione di stile. Un aspetto della personalità che a molti manca, indipendentemente dal saldo del conto in banca o del cognome portato.