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MERCEDES AMG GT

L’EREDE

Mercedes-AMG GT (C 190) 2014

STILE, TECNICA E PRESTAZIONI
LEGANO LA AMG GT
ALLA STORIA SPORTIVA DI STOCCARDA.
DA ORDINARE RIGOROSAMENTE
COLOR ARGENTO.
CON INTERNI COLOR ROSSO.

 

di FEDERICO DI LERNIA – DURATA, 02’ 31” 

IN TV CON DRIVELIFE DEL 18 / OTTOBRE – Il claim di questa puntata è “Emme-vs-Emme” nel senso Maserati verso Mercedes.

Ed il filo logico che mette insieme le due iniziali di Maserati e Mercedes non sta nella identica lettera bensì nel filo rosso che lega i due marchi.

Mercedes senz’altro più fortunata perché, ad esempio, non è passata di mano in mano e non è stata mortificata nell’immagine da spietati industriali con l’occhio solo al bilancio.

Ne’ strane storie come quella dell’Alce-vs-Classe A, hanno inficiato la capacità di rappresentare il lusso e la tecnologia come nessun’altro generalista di lusso è capace di fare.

Mercedes, per restare un secondo in tema di festeggiamenti, ha celebrato da tempo i suoi cento anni di vita. E la sua storia è in Italia, a Maggio  con la Mille Miglia, sulle strade più belle della penisola.

Non tutti i modelli di Mercedes celebrano come la AMG GT il fascino e la sportività delle vetture di Stoccarda al passaggio in strada.

E’ evidente che una Classe A, seppur nella versione AMG, non evochi storia e sport come questa GT. Argento (colore consono all’heritage di marca) al giallo più sfacciato ed arrogante, la GT è una vettura capace di grandi prestazioni, come si addice al nome che porta.

Equipaggiata con il primo V8 biturbo di Stoccarda la GT è disponibile anche nella versione AMG GT S. La differenza sostanziale è nella potenza che da 462 cavalli sale a 510.

Quattro litri di cilindrata, V8, turbine montate all’interno della configurazione del motore e prestazioni di grande rilievo come l’accelerazione in 3 secondi ed otto per lo zero-cento. Velocità massima 310 Km/h. Nonostante le cospicue misure prestazionali, le emissioni sono contenute in 219 grammi per chilometro ed il consumo è inferiore ai dieci litri per cento chilometri. Valore del tutto teorico perché, al di la dei metodi – discutibili, siamo d’accordo – di misurazione, vorrei proprio vedere chi è capace di non schiacciare a fondo l’acceleratore e scatenare il V8. Se non altro per arrivare ai cento all’ora (quindi nel codice…) e sentire la brutalità inconfondibile di un V8.