ALL NEW VOLVO XC90
Dopo aver visto nei mesi scorsi le attività di Ingenlath m’aspettavo di più. Qualcosa di più “istrionico”, un volo di fantasia che facesse dimenticare le vecchie forme della XC90 a tutto vantaggio di uno stile molto più personale. Qualcosa di veramente distintivo, meno ovvio. Che catturasse il cuore e la mente tanto di un nuovo cliente e quella di un vecchio cliente. Ma che riconoscesse nella nuova XC90 quella forza creativa che, per esempio, è stata la molla del successo della V40.
Qui non c’è nulla di emozionante, di coinvolgente.
Non si può delegare alla forma dei fari anteriori e posteriori – per quanto il design “notturno” abbia la sua importanza – la capacità di sedurre, di attrarre e conquistare. Qualcuno, leggendo, penserà “facile criticare”. Sono osservazioni, sono critiche, sono prese di posizione. Inevitabili davanti a queste foto che mostrano una vettura “punta di diamante”, competitor “premium” che se la deve vedere con Mercedes, BMW, Porsche (la Macan, per esempio… non passa certo per una Cayenne più piccola così come la X4 non è una X6 in “editio minor”) ma che al contrario delle sue concorrenti non fa palpitare e non fa scattare il desiderio del possesso.
Facile criticare? Altrettanto facile disegnare per un designer.
Ad ognuno il proprio mestiere.
Luca Romano