NICOLETTA TRIGGIANI
GINEVRA 2014 TESTIMONIA LA CONFERMA DI UNO STILE TUTTO TAGLI E SPIGOLI CHE CON TOYOTA AYGO PRENDE IL NOME DI J-PLAYFUL
In Toyota affermano che il nuovo design della Aygo sia stato voluto, e seguito nella evoluzione, nientemeno che dal signor Akio Toyoda, il presidente della casa giapponese più potente, ed importante, del mondo. Il signor Akio Toyoda ha buon gusto, ci viene da scrivere di getto. Il design deciso e di rottura verso le forme delle altre city car non fa passare inosservata la nuova versione della Toyota Aygo, e non solo per il colore di lancio. Quell’arancione squillante. E’ una interpretazione in dimensioni molto contenute di quanto esprime la gamma Toyota, ora in forte rinnovamento. Una rivoluzione pensando alle anonime forme che fino ad un paio di anni fa non rendevano giustizia ad una qualità di prodotto irreprensibile. Nonostante gli incidenti di percorso di taluni rtichiami, per altro gestiti “abbastanza bene”.
La nuova Toyota Aygo mantiene le dimensioni compatte, nonostante un piccolo incremento di 2,5 centimetri. Rimane sotto la soglia dei tre metri e mezzo ma gli interni hanno beneficiato di incrementi dimensionali per lo spazio in altezza, per la misura dei sedili e per il bagagliaio. Nuova anche la dimensione della carreggiata, mentre l’altezza è stata, seppur di poco, ridotta. Ampie le superfici vetrate, con differenze di stile tra le versioni a cinque o tre porte.
La Toyota Aygo è disponibile con il motore di un litro, quattro valvole per cilindro, che eroga la potenza di 69CV ed una coppia di 95 newton metri poco sopra i quattromila giri. Al modello standard s’affianca una versione più ecologica con il cambio progettato con rapporti di quarta e quinta marcia più lunghi, pneumatici a basso coefficiente di resistenza al rotolamento, dispositivo Start&Stop. Il consumo della Aygo standard è di 4,4 litri di benzina per cento chilometri, che scendono a 3,9 litri con la versione “Eco”. Emissioni, rispettivamente, di 95 e 90 grammi di CO2 per chilometro.