OLTRAGGIO ALLA REGINA
JAGUAR, A DISPETTO DELL’IMPERIAL BLASONE, SCENDE AL COMPROMESSO DEL DOWNSIZING ADOTTANDO UN MOTORE DI PICCOLA CILINDRATA PER MUOVERE LA GRANDE XF. ED ANCHE GLI INTERNI PERDONO FASTI ED ELEGANZA PRIVILEGIANDO L’ESSENZIALITÀ DELL’ARREDAMENTO E DEI MATERIALI
Le immagini non rendono giustizia alla XF, macchina dallo stile elegante molto british, grande, spaziosa, confortevole. Ora disponibile anche con un nuovo, e più economico, motore a gasolio.
Anche se potrebbe sembrare un insulto allo status della grossa inglese la pratica del downsizing grazie alle tecnologie attuali e a software adeguati non penalizza la dinamica di marcia. Nemmeno quando ci si siede al volante di una berlina quattro porte il cui peso sfiora le due tonnellate e sotto il cofano gira, senza affanno, un piccolo quattro cilindri. Che fino a tre/quattro anni fa avremmo pensato utile solo per una vettura di segmento C, o al massimo, D. Quelle sotto i cinque metri, quelle costruite dai “generalisti”, quelle di produzione di massa. Una “volgarizzazione” della propulsione, potremmo dire.
Il nuovo motore di XF è in realtà una versione con potenza ridotta del 2.2 i4 Turbodiesel già in gamma dallo scorso anno. Eroga 163CV con una coppia di 400 Nm. Emissioni a 129 grammi per chilometro e consumo, dichiarato, di 4,9 litri per cento chilometri ma con cerchi da 17 pollici. Il risparmio, di consumo, è del dieci per cento secondo le specifiche diffuse. Volendo mantenere un basso profilo di cilindrata ma con la potenza più consona allo status della macchina, il 2.2 è in listino con una versione con 200 CV e 450 Nm di coppia. In questo caso le emissioni sono a 135 grammi per chilometro e il consumo superiore ai cinque litri per cento chilometri.
La gamma è completata dal 3.0 V6 con 240 e 275CV e dai motori a benzina V6 e V8 con potenze fino a 550CV. Queste sì in linea con la allure di XF. (In onda con drivelife del 19 Ottobre)