Yamaha T-Max ABS

 

YAMAHA TMAX frontale

Telaio in alluminio, forcella a steli rovesciati, impianto frenante con pinze ad attacco radiale…

NO, non sto parlando di una supersportiva, bensì dell’ultima evoluzione del re dei maxiscooter: lo Yamaha T-Max!

Ho ben impressa nella mente la sensazione provata appena tolto dal cavalletto, leggerezza! Una volta in sella – comoda e sportiva – giocherellare con lo Yamaha T-Max facendolo dondolare da destra a sinistra è una cosa che risulta quasi spontanea, baricentro e seduta bassa (800 mm), telaio in alluminio e un peso di poco superiore ai 200kg ne fanno un vero e proprio “giocattolo” rispetto alla concorrenza.

Giocattolo si, ma solo da fermo!

YAMAHA TMAX fianco destro

Il comando del gas è rapido e diretto, il motore bicilindrico frontemarcia di 530 cc è prontissimo nelle partenze da fermo e potente il giusto.

In movimento, il balocco si trasforma in una vera e propria arma: rispetto alla concorrenza i cambi di direzione dello Yamaha T-Max sono fulminei, si avverte fin dai primi metri un maggior carico sull’avantreno – la posizione è la più “racing” tra quelle dei maxiscooter –  si può spingere sul manubrio e sulla pedana come sulle moto vere. La confidenza è istantanea, merito del peso ridotto e delle sospensioni evolute.

L’impianto frenante è una certezza, dotato all’anteriore di pinze ad attacco radiale e dischi dal diametro di 267 mm e al posteriore di un disco singolo da 282 mm,  garantisce spazi di arresto da sportiva e grande sicurezza soprattutto nella versione ABS.

Sebbene lo Yamaha T-Max rappresenti il modello di riferimento dei maxiscooter non è esente da difetti: il vano sottosella è tutt’altro che piccolo, ma la concorrenza ci ha abituato a capienze maggiori. Gli specchietti – che nelle intenzioni dei progettisti dovevano agevolare i movimenti nel traffico – spesso sono posizionati proprio all’altezza dei retrovisori di certe SUV-compatte e si possono regolare solo da fermi vista la loro distanza dal pilota. Il sistema key-less, scenografico e comodo, richiede un mezzo pomeriggio per essere compreso appieno. Infine il motore – in realtà perfetto – ma montato su un mezzo dalle qualità dinamiche così elevate da farlo sembrare sottodimensionato; lo Yamaha T-Max potrebbe gestire tranquillamente 30-40 cv in più, e questo è il miglior complimento che si possa fare a chi ha progettato la sua ciclistica.

YAMAHA TMAX fianco sinistro

 

 

 

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