Venti oggetti del desiderio, una per ogni regione italiana.
Quale aggiungerei alla mia collezione?
Lo sguardo corre alla fila di teche che le contengono e il gioco di specchi dell’allestimento rende la scelta infinita.
E poi la vedo, è lei senza ombra di dubbio e l’interesse per tutte le altre svanisce all’istante.
Una Baguette in broccato floreale con tracolla in raso cipria intrecciato.
Velluto soprarizzo in seta e cotone azzurro polvere con motivi floreali realizzato a mano su telai settecenteschi. Un incanto.
Questa la versione della regione Veneto che evoca lo splendore e i fasti dei palazzi e lo spirito di Venezia. E soprattutto anche il mio.
Ancora una volta ha ragione chi mi definisce “barocchetta “.
Fendi presenta “Hand in Hand” omaggio agli artigiani italiani, uno per ogni regione, attraverso l’iconica Baguette disegnata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi.
Fino al 9 Gennaio 2022 Palazzo Civiltà Italiana Quadrato della Concordia 3 Roma
Ore 17:07 siamo tra i primi visitatori ad entrare, ufficialmente apre al pubblico domani.
C’è fermento e tensione nell’aria. I controlli scorrono veloci e la macchina organizzativa mostra efficienza. Si percepisce però un senso di ansia anticipatoria: come andrà?
Dopo due anni di rinvii si inaugura la prima edizione di Roma Arte In Nuvola, Fiera dell’Arte Moderna e Contemporanea, la fiera che non c’era.
A dire il vero sono un po’ scettica anche io…
Si comincia dal piano terra, che ospita le Gallerie d’Arte più importanti romane, nazionali e qualche nome internazionale. Emozionante perdersi tra tutta quella bellezza di forme e colori, in un concentrato del panorama mondiale dell’arte contemporanea e moderna a disposizione degli occhi e dello spirito.
Una visita “emozionale” saltando da uno stand all’altro attirata dai miei preferiti: ora da un quadro di Piero Pizzi Cannella ora dalle grandi tele e dalle sculture di Manolo Valdès, ora da un quadro di Marc Chagall in un rimbalzare euforico e veloce da una parte all’altra come se tutto fosse un sogno che potesse svanire da un momento all’altro.
Un giro veloce al primo piano dove le gallerie più piccole mostrano le loro scelte artistiche, qui la fascinazione scema, qualcuno sicuramente è da “rimandare a settembre”.
Ne esco felice e in qualche modo rassicurata, un banco di prova difficile il confronto con altre fiere internazionali storiche come Frieze o Art Basel: quest’ultima è la mia favorita, un’esperienza ineguagliabile nel più bel salotto al mondo dedicato all’Arte.
I toni pastello si rincorrono nel gioco dei riflessi tra specchi e vetrine di questo angolo parigino al centro di Roma. Molto chic.
Lilla, rosa, verde menta, giallo canarino sono i colori delle piramidi di macaron che promettono di deliziare il palato. In effetti l’esperienza è unica, il contrasto di consistenze e la delicatezza degli aromi e dei sapori sorprendono.
Thé Mathilde ai fiori di gelsomino e magnolia o cioccolata calda?
Non ho dubbi: cioccolata. E panna. Perfetta per temperatura e densità. E’ tutto quasi troppo perfetto, ogni dettaglio è così curato da sembrare di essere sul set di Marie Antoinette, il film di Sofia Coppola.
In fondo è questo il tema della giornata e l’immedesimazione è quasi completa se penso agli abiti esposti nella mostra “ I vestiti dei sogni”. Mostra, lo ammetto, che ho visto quasi correndo da una sala all’altra, ammirando solo distrattamente i vestiti degli altri costumisti perché alla ricerca fremente di quelli indossati da Kristen Dunst.
D’improvviso è primavera.
Impossibile non riconoscerli. Non è necessario neanche leggere il cartellino per avere la conferma che quelle meraviglie di seta e di tulle, quelle meraviglie decorate con piume e strass accostati con vera maestria, quelle meraviglie dai colori pastello così zuccherosi che evocano frivolezza, siano l’esempio dell’eccellenza e del genio creativo italiano di Milena Canonero, Oscar nel 2007 proprio per questi costumi.
La mia attenzione, però viene attirata dal bianco dell’etichetta Manolo Blahnik. In una piccola vetrina ecco l’oggetto del desiderio: un paio di mules di seta color rosa tenue, decorate con tulle ton sur ton e con strass argento e fucsia. Guardo subito il tacco. Uno stiletto da otto , forse dieci centimetri.
Sì, potrei farcela a scappare indossandole, anche giù per la scala monumentale di Palazzo Braschi…