“ESEMPLARE UNICO”
(di Luca Romano) – Sì, la 508 RXH Carrozzeria Castagna è un esemplare unico. Voluto dalla collaborazione tra la direzione della comunicazione di un’azienda come Peugeot Italia, investita da un vento di rinnovamento, e dall’atelier milanese. E’ stata presentata durante lo scorso inverno. Logico che fosse arredata con materiali e tessuti invernali. Pelle, legno, Alcantara ovunque. Ed il tetto Ciel che riempie l’abitacolo di luce.
Ed abbiamo scoperto che quei tessuti e materiali così invernali non sono un elemento di disagio durante i tre giorni di shooting ad Ischia per la clip video rilasciata in questi giorni.
Sedersi sul tweed dopo una sosta al sole e senza la protezione dell’ombra di qualche eucalipto, è molto – ma molto meglio – che appoggiare schiena ed auguste terga, sulla pelle bianca, o peggio, nera di certi “lussuosi” rivestimenti premium. Provare per credere. Peccato che non sia in listino il rivestimento dei sedili in tweed. Io lo comprerei. Davvero molto funzionale. Gioacchino Acampora, è lui l’artefice della 508 RXH “esemplare unico”, non l’ha poi pensata così male.
Anche perché, signore e signori miei, tanti consensi intorno ad un’auto così non mi era mai capitato di ascoltarli.
Le persono hanno, tutte, guardato rapite questa 508. E’ stata un bel portabandiera della creatività e dello stile francese, della moda e del gusto italiani.
Se allestimento e colori, finiture ed accessori, hanno fatto girar la testa a tante persone ed amici (che l’hanno guardata ammirati e rapiti dai colori e dallo stile prepotente) quello che a me – smaliziato driver e poco incline alle automobili francesi – è piaciuto da matti è stato proprio lo stile e “la nuova dimensione della dinamica di marcia”.
Abituato a vetture come la Cross Country e la allroad quando ho visto la RXH sotto il sole abbagliante del piazzale di Succursale Flaminia ho detto “però, che forme, che muscoli ‘sta macchina qui”. Ed è scattato quel desiderio di possesso che ti prende (di solito) guardando altre forme. L’ho voluta possedere subito. Quel frontale famelico, quella sezione anteriore così arrogante. Una parigina culturista. Quella fiancata così sfuggente, così sinuosa. Snella, c’è un listello di rovere bruciato che la “spezza” poco sotto la linea di cintura, la alleggerisce. La rende filante. Ricorda le familiari di una volta. Si, ma sottolinea la velocità, la compatibilità con l’ambiente della motorizzazione ibrida.
Ecco il motore di sistema, come dicono gli addetti ai lavori.
La 508 è equipaggiata con un motore termico ed uno elettrico. Il primo all’asse anteriore, l’altro a quello posteriore. Et volià, allora è una trazione integrale (Hybrid4) con un casino di coppia in basso, grazie all’elettrico.
Il sistema di gestione della funzione motore termico/elettrico è la chiave di volta che ti lascia stupefatto quando guidi la 508 RXH.
E’ diversa dalle “altre”. La presenza del motore elettrico in tante, tantissime, situazioni è più evidente. Lo senti. La macchina sfila senza rumore. Si ode solo il fruscio dell’aria intorno alla fiancata. Ed è un piacere viaggiare così. Non solo per la consapevolezza che non stai inquinando ma anche perché la sensazione che ne ricavi, da quell’incedere, è quasi un’emozione infantile.
Quanto all’inquinamento, in quella modalità di marcia ad emissioni zero la 508 è al massimo della sua compatibilità. Ma, senza troppe illusioni, qui si tratta di essere ancora agli albori delle automobili davvero ad emissioni zero.
Diverso, tanto, molto diverso è invece il capitolo “consumo”. L’azione combinata, costante, dei due sistemi propulsivi garantisce davvero vantaggi per chi guida una 508 RXH. Non sono stato lì con carta e penna, alambicchi e provette. Ma posso dire, scrivere, con certezza che ho viaggiato da Roma ad Ischia, girato tutta l’isola in due giorni di shooting, ritornato a Roma; partito con il pieno del carburante (gasolio) non ho mai, scrivo mai, rifornito la vettura. E non ho – per necessità – avuto il piedino delicato. Anzi. Ecco questo è consumare poco: sarà anche una questione psicologica. Ma è un fatto. Ho dimenticato la necessità di rifornire la vettura. Ed anche nei giorni successivi, con il classico vai e vieni dei giri in città, la 508 RXH non è mai stata impegnativa. Santificando il detto “più spendi meno spendi”.
Allo stile prepotente fa specchio un comportamento dinamico di pari livello. E’ un’altra “insospettabile”. Nel senso che da una 508 vuoi un’andatura famigliare, un’attenzione particolare al confort, una alla sicurezza e poi le prestazioni… be’ insomma non sono poi così fondamentali. Le cavallerie in gioco, rispetto alle teutoniche competitor sono abbastanza diverse. Di conseguenza le prestazioni espresse. In Francia non hanno “fulmini di guerra”. Qui, invece, forma prepotente e funzione prestazionale corrispondono. L’anima sportiva della casa francese c’è. Tutta. Perché è tanto diversa, per natura, nella RXH. Quel motore elettrico all’asse posteriore la fa tanto diversa. I duecento cavalli della potenza di sistema spingono con rapidità insospettabile la “Carrozzeria Castagna” verso l’imbarco di Pozzuoli per l’Isola di Ischia.
In autostrada la RXH è un’ottima compagna di viaggio. Tanta luce nell’abitacolo, sedili confortevoli, eccellente visibilità. Isolamento acustico di alto livello. L’autostrada per Napoli non è un percorso impegnativo. Non è come la Milano/Serravalle. Qui i curvoni veloci sono affrontati senza neanche accorgersi del cambiamento di traiettoria. E’ invece l’elasticità di marcia ad essere esaltata. La maleducata abitudine di “uscire” all’ultimo momento – senza nemmeno la segnalazione luminosa – più vai verso meglio è rappresentata.
Il cambio automatico e la distribuzione della coppia motrice in un ampio regime di utilizzo risolvono la “questione” senza interferire con la fluidità di marcia. Rallentare e riprendere la velocità di viaggio (non di crociera…) è semplice, indolore.
pics: lucaromano
Canon EOS 5D Mark III
Nikon D800