QUELLO ZERO IN PIÙ
Teaser #1
Non è che io voglia a tutti i costi parafrasare quello che ci hanno raccontato in conferenza stampa. Capisco bene le dinamiche di comunicazione di chi presenta un prodotto nuovo.
Ho visto nei giorni scorsi, più o meno ad inizio Marzo, quando è stata presentata a Ginevra, le fotografie della Peugeot 2008. Confesso che qualche perplessità sulla bellezza della linea l’ho avuta. Mi è sembrata un po’ strana: un po’ corta, un po’ alta, un po’ tondeggiante. Come se avesse perso la snellezza della 208, come se quello zero – lì in mezzo nella sigla – volesse indicare qualche chilo in più. Insomma, un bel fisico ma un po’ fuori forma, proprio ora che la bella stagione è alle porte, spiaggia e mare non vanno d’accordo con il fisico ‘affaticato’. Mentre tutti andiamo in palestra… chiudiamo qui tanto ci siamo capiti. Per lo meno, spero di essermi spiegato.
Volo per Malpensa, poi un’altra tratta per Strasburgo. Accoglienza, press meeting, spiegazioni logistiche e del percorso e discesa nei garage dell’aeroporto per salire in macchina.
La nuova Peugeot 2008. SUV compatto su meccanica – e stile – della 208. Quindi stessi contenuti tecnici, stessa plancia (quella rialzata e con il generoso navigator multifunzione), stesso abitacolo… be’ quasi.
Il neon non rende giustizia, mai, a forme e colori: continuo ad essere perplesso. Mi piace o non mi piace per niente, questa 2008? Avrò tempo e strada per capirlo. Il giro è di 180 chilometri. Quattro ore di guida. Strade bellissime in Alsazia, nella parte della regione a ridosso del confine tedesco. I paesaggi hanno già un ‘sapore’ germanico. Mancano solo le bancarelle con i bretzel.
Le quattro ore volano, siamo già a destinazione. Tra una chiacchiera ed un gossip sono volate. Alle quattro ci fermiamo. “E’ il coffee stop?” – “No, è l’hotel”. Già arrivati. Figuraccia. Abbiamo preso una ‘scorciatoia’ e siamo arrivati prima. Poco male, ho più tempo per guardare la sfilata delle macchine che arrivano.
La complicità di un raggio di sole ci mette il suo zampino. E come illumina la fiancata, illumina anche la mia mente. Nella giornata parzialmente nuvolosa, ma con quell’aria pulita e ricca di colori contrastanti, fa brillare la fiancata della 2008 brown che sta voltando proprio sotto i miei occhi.
Ed allora la capisco, la vedo bene. E’ una 208. Sì, ma è tutt’altra cosa. Mi ha colpito la forza del montante posteriore. Quello che “chiude” lo stile della 2008, quello che chiude il portellone, quello che offre maggiore abitabilità ai passeggeri postriori. Lì, in quel dettaglio c’è lo spirito di questa 2008. E’ forte, ha carattere, offre sicurezza. E’ elegante e robusto. Non “pesa” nonostante la sua forza. E’ bella questa 2008. Mi piace. Le foto non le rendono giustizia. Le pubblico, perché non c’è la possibilità di far materializzare la 2008 nel vostro giardino. Dentro quello ‘zero’ c’è tanto di più. E non solo di stile, ne scriverò.
Però posso dire che per capirla – se vi interessa – dovete andare a vederla dal vero, all’aperto. Dove una automobile così è giusto che viva, non nel garage. Insomma, fatevi un giro in concessionaria. Ne vale la pena. E non lo scrivo perché attento ascoltatore in conferenza stampa, lo scrivo perché la penso proprio così. Può piacere o non piacere, ma se vi piace… almeno guardatela dal vivo.
Teaser #2
E’ quello zero che fa la differenza. La storia dello zero in mezzo alla sigla di identificazione del modello non è una idea mia, è una creatività Peugeot. Sta ad indicare modelli appartenenti ad una gamma di vetture ma che da questa si differenziano per alcune caratteristiche tecniche e, o, di stile. La famiglia con uno zero in più è una famiglia numerosa. Dalla più piccolina 1007, non più in vendita da tempo, alla 3008, poi la 5008, in mezzo per età e per dimensioni la 4007. La 4008, da noi – in Italia – apprezzabile solo in fotografia. Per ora. Monovolume? Più o meno. Sono sport utility vehicle, crossover… In comune hanno la generosa abitabilità, la posizione di guida rialzata in funzione di un assetto ed un corpo carrozzeria più alto. Il grande vano bagagli. Seguono, anticipano mode e segmenti di prodotto. Rispondono alle richieste dei clienti. Se tu vuoi, tu chiedi. loro ti offrono. In comune, tutte, hanno lo stile Peugeot, un design che fa la differenza. Insomma una Peugeot la vedi subito.
La 2008 non esce da questa mission di prodotto. La 208 ti sta stretta? Ti piace una posizione di guida più alta, più dominante? Vuoi ancora più spazio dentro la macchina e magari un tetto “ultrapanoramico”? C’è la 2008, il City Crossover. Come lo hanno chiamato.
Sono abituato a guidare “nel sottoscala” come scrive (e dice) un amico. Nel senso che quando mi metto alla guida cerco la posizione del sedile più bassa possibile. Stile navigatore di un pilota da rally. Però abbastanza vicino al volante. Ho imparato ad usare tutti e tre gli specchietti retrovisori e me ne frego delle telecamerine per la visibilità posteriore (2008 ce l’ha) o di una presunta scarsa visibilità che solo quelli incapaci di guidare sottolineano come la pecca di quella o quell’altra automobile.
Al volante della 2008 sono obbligato a guidare ‘alto’. Più di così non scende il sedile. Tant’è che mi adeguo e sperimento una guida diversa dal solito. La immensa superficie vetrata della 2008 non pone alcun limite alla esplorazione del panorama durante il breve tragitto verso l’aeroporto. Della Francia mi ha sempre colpito ed affascinato la sensazione di spazi senza fine che la campagna ed i suoi piccoli paesi adagiati ai pendii di morbide colline, riesce a suscitare. Ed anche un po’ invidiare. La Penisola è tanto stretta e lunga e la mancanza di interruzioni di edilizia ed urbanizzazione tra una città e l’altra, tra un paese ed il suo più vicino, mi fa sentire costretto. Qui mi sembra di respirare meglio.
Mi concentro sulla guida. E’ il 1.6 con poco più di 90 cavalli, (e-HDi 92CV) e la sua elasticità di marcia fa scorrere la 2008 lungo l’autostrada. Scarso l’uso del cambio per la ripresa della velocità di crociera. Molto buona la insonorizzazione. Le chiacchiere del giorno prima proseguono senza alzare i toni di voce per sovrastare qualche fruscio aerodinamico o di rotolamento. E fin qui va tutto bene perché sono caratteristiche che da una automobile di questo tipo e classe ti aspetti come requisiti fondamentali. Li ha.
Quindi quello zero in più cosa contiene? Dello stile s’è detto. Aggiungiamo però: padiglione leggermente rialzato nella parte posteriore (nelle versioni senza il tetto panoramico, il Ciel, si apprezza di più anche all’interno, grazie Gaetano, per la annotazione), barre porta tutto sul tetto, lo spoiler posteriore con funzione di completamento del design oltre a diminuire l’imbrattamento del cristallo posteriore. I gruppi ottici sono quelli della 208, ma qui nel complesso della vettura, risaltano meglio conferendo più carattere allo stile generale.
Abitacolo, plancia, strumentazione sono in linea di principio identici. Al bagagliaio di accede con tanta semplicità attraverso un generoso portellone posteriore ma anche dall’abitacolo grazie al coprivano che si può aprire anche dal lato dei sedili. L’ideale, ad esempio, quando piove e il vostro ombrello è proprio lì. Non dovete girare intorno alla macchina inzuppandovi e maledicendo il momento in cui lo avete dimenticato proprio lì, sotto le buste del supermercato. Volume a disposizione: da 350 a 1194 dm3 a seconda della configurazione dei sedili posteriori. Sotto il piano di carico altri 22 dm3 nascoti ai malintenzionati. A disposizione, per la funzionalità dello spazio, binari in acciaio e ganci di ancoraggio e altri due vani portaoggetti laterali. Nell’abitacolo non mancano cassetti e scomparti porta tutto. A disposizione 24 litri di volume per stivare oggetti.
Sicurezza: c’è tutto. Non sto qui ad elencare sigle e dispositivi che ormai sono patrimonio di ogni automobile di questa categoria. Del resto non è Peugeot un costruttore che vende un’automobile con le balestre per sospensioni e quattro tamburi alle ruote. *ESP, ASR, CDS, AFU, REF: contenti? Si, ci sono anche gli airbag, sei. Due frontali, due laterali, due a tendina. A cosa servono lo sapete, io meglio di voi perché ho sperimentato l’apertura di un airbag… senza un graffio proprio perché c’era l’airbag.
La 2008 sarà disponibile per l’acquisto dall’inizio di Giugno con motori a benzina, 1.2 VTi 82 CV e 1.6 VTi 120CV e con tre motori a gasolio. Tutti sovralimentati e con il filtro FAP. Si tratta del 1.4 HDi e del 1.6 e-HDi con 92CV con funzione start&stop abbinata al cambio robotizzato a sei marce, e del 1.6 e-HDi con 115CV, funzione start&stop ma cambio manuale a sei marce. In seguito verranno introdotte altre versioni dei motori tre cilindri. Gli allestimenti sono l’Access, l’Active e l’Allure. Prezzi a partire da 15.100 euro per la 1.2 VTi con 82CV, in allestimento Access. Da vedere, perché sembra una vettura tutt’altro che ‘access’. Ha proprio tutto, bei materiali per l’arredamento dell’abitacolo e gli accessori fondamentali.
Tutto qui? Sembra una normale Peugeot. E no, perché quello zero lì in più non vuol dire soltanto quello di cui ho scritto fin qua.
La differenza più importante della 2008 verso la 208 sta nella dinamica di marcia. Perché con un City Crossover mica vorrete affrontare solo la ‘giungla’ urbana. Con tutto lo spazio che c’è fuori città… se ne volete di più in Alsazia ci arrivate comodamente al volante di questa macchina. E se avete la casetta in montagna? Con quel pendio lì, in quella curva secca in salita sempre piena di fango quando piove… bene con 2008 il problema è risolto grazie alla motricità ampliata. Mi piacerebbe sapere chi ha coniato ‘sta frase. Comunque il sistema è geniale perché su una automobile normale – di quelle che di solito si piantano nel fango o nella sabbia – offre una marcia in più. Non è una trazione integrale, non ci starebbe nel prezzo. Ma è un dispositivo che, in abbinamento con gli pneumatici Mud&Snow, distribuisce la coppia motrice per migliorare, bilanciandola tra le ruote anteriori, la coppia erogata. Ed è davvero sorprendente come questa 2008 – che non è una trazione integrale, lo ripeto – riesca a venir fuori dal fango più infido ed infame. Ma davvero, proprio come certe blasonate – e costose – ladies inglesi.
Con un selettore posto dietro la leva del cambio, quindi sul tunnel centrale tra i due sedili anteriori, c’è la possibilità di selezionare (non lo avremmo chiamato selettore) le diverse modalità di marcia. Eccole: ESP standard, vuol dire basso livello di slittamento, Neve, aiuta in fase di partenza da fermo ed ottimizza l’aderenza in accelerazione, Fuoristrada, prevede il pattinamento delle ruote anteriori e ne riduce la velocità di rotazione per migliorare l’evacuazione del fango. La ruota con maggiore aderenza viene utilizzata per sfruttare la massima coppia applicabile. Sabbia, permette il pattinamento delle ruote per ridurre il rischio di piantarsi dentro la buca che ne deriva se foste partiti a razzo. Infine ESP Off, scollega tutto, siete voi che decidete se restare in mezzo al fango o nella buca di sabbia. Ma se sapete guidare e fango e sabbia li conoscete come conoscete le dinamiche di guida di una automobile perché avete preso la patente prima della guerra, vi divertite da morire! Perché con la 2008 arrivate dappertutto sbeffeggiando pure le ladies inglesi.
Mi sembra di non aver dimenticato nulla dei miei pensieri dopo due giorni full-immersion 2008… be’ ora che sto cercando una ‘chiusa’ mi accorgo che una cosa l’ho dimenticata. Il Park Assist, quell’accessorio che ti parcheggia la macchina da solo. Sarà che io son capace – ancora, e solo con gli specchietti, in discesa o salita – di parcheggiare al millimetro…
Però c’è pure quello, con integrata la funzione che ti aiuta pure ad uscire dal parcheggio tante volte avessi trovato posto in una strada in salita… e ti aggrovigli con i pedali di acceleratore e frizione… Caustico? Sì.
***ESP comprende:** ASR, Antipattinamento, CDS, controllo stabilità, AFU, assistenza alla frenata di emergenza, REF, ripartitore elettronico di frenata.