Un’auto “da favola”
La Škoda Octavia è una berlina a tre volumi
di fascia media costruita dal marchio ceco dal 1996 ad oggi
di FEDERICO DI LERNIA
Fu il primo modello della casa dopo l’acquisizione da parte del gruppo Volkswagen. Derivata in parte dal progetto in comune con Golf, A3 e Leon, dalle quali si differenza per la presenza del terzo volume. Deve il suo nome da una serie di autovetture prodotte dal 1959 al 1971.
A ben vedere, la storia e l’evoluzione della Octavia sembrano essere state concepite dallo scrittore danese Andersen. Se infatti, fin da subito la Škoda fa breccia nell’immaginario collettivo come una marca dall’eccellente rapporto qualità-prezzo, dall’altra, soffre sicuramente, almeno nel Bel Paese, di un immagine né particolarmente sportiva né tantomeno fashion, che la rendono un brutto anatroccolo, almeno se paragonata alle tre sorelle.
L’evoluzione
Con la terza generazione, la Octavia ha compiuto un deciso passo avanti sotto svariati aspetti. Dal punto di vista stilistico, l’immagine è stata profondamene rielaborata rendendola più dinamica e al contempo maggiormente elegante. Il frontale dotato di nuovi gruppi ottici bixeno con luci diurne a led risulta caratterizzato da un cofano dotato di power dome alla cui estremità anteriore spicca il nuovo logo ŠKODA con la Freccia Alata cromata realizzata su un fondo nero opaco.
La linea “tornado” allunga idealmente la vettura, evidenziandone il profilo da coupé e la sportività. Sempre sulla fiancata un nuovo elemento stilistico è costituito dalla cosiddetta “pinna” che definisce in modo netto il design dei cristalli laterali. “Con questo accorgimento, la Octavia acquisisce ancora più dinamicità e diventa inconfondibile anche lateralmente” osserva Kabaň. Al posteriore troviamo i gruppi ottici a forma di C caratteristica comune di tutte le vetture del marchio ceco.
Gli interni colpiscono per abbondanza di spazio, capacità di carico, di ben 590 litri (è la migliore del segmento) ed eleganza. Molto belli i rivestimenti in pelle e Alcantara dei sedili, così come il volante. Finalmente non si ha più l’impressione di essere su un modello “economico”, anzi.
La costruzione con materiali leggeri e il design avanzato della carrozzeria hanno permesso di ridurre il peso fino a 102 kg. Ovviamente questo alleggerimento migliora considerevolmente sia le prestazioni che la guidabilità.
Al volante della Octavia si apprezza la grande tenuta di strada anche in condizioni non ottimali di asfalto e la coerenza tra avantreno e retrotreno, che garantiscono un ottimo feeling di guida anche a velocità sostenute.
I motori
Per le unità a benzina le cilindrate sono 1.2, 1.4 e 1.8 litri TSI con potenze da 86 fino a 180CV. I diesel sono disponibili nelle cilindrate di 1.6 e 2.0 TDI con potenze da 90 a 150CV. Tutti disponibili con cambio manuale o in alternativa con il cambio automatico DSG a doppia frizione. Noi abbiamo apprezzato molto il 1.6 TDI 105cv per la sua economicità e il 1.8 TSI 180cv per la sua progressione, la grande silenziosità ed elasticità.
La Škoda è inoltre dotata di molti sistemi di sicurezza che migliorano il comfort di guida e la sicurezza, tra i quali, il rilevamento della distanza dal veicolo antistante mediante sensori e funzione di frenata automatica, il dispositivo di assistenza per il mantenimento di corsia, il riconoscimento della stanchezza del conducente, il sistema di frenata anti collisione multipla, l’assistenza al parcheggio, il riconoscimento della segnaletica stradale e la selezione della modalità di guida.
Se la precedente Octavia era un brutto anatroccolo e perdeva qualcosa nel confronto con le sorelle con le quali condivideva il pianale, la terza generazione ha la possibilità di volare decisamente più in alto, con uno stile molto riuscito, una costruzione e una dotazione tecnica tra le migliori e forte di un sempre proverbiale rapporto qualità-prezzo.
Il brutto anatroccolo si è, ora, trasformato in un bel cigno.