(di Nicoletta Triggiani)
Test drive della prima trazione anteriore
della casa inglese che ha inventato il fuoristrada
FWD: vuol dire front wheel drive. Ossia, due ruote motrici. Quelle anteriori. Suvvia… qualcuno l’avrà pensato: “una Land Rover senza la trazione integrale, non è una Land Rover!” Noi siamo sulle strade del Lazio, tra scrosci di pioggia e qualche raggio di sole (mentre al Nord imperversa la neve) per provare la Freelander 2 FWD, proprio per sfatare il mito: ovvero una Land Rover è sempre una Land Rover anche quando non ha la trazione integrale… a più tardi!
Ho trovato Nessie!
Qualche dubbio l’ho avuto quando ho deciso che avremmo intitolato questo photo book “Nessie“. Vuoi vedere che non è compreso il nostro umorismo molto british?
Che l’abbinamento tra il celeberrimo abitante di Loch Ness, Nessie per gli amici, possa essere frainteso e nascere il malinteso per cui è la Freelander 2 FWD ad essere un “mostro”, e non il nostro photo book?
Bene, dubbi dissipati, questa mattina: certo che è un mostro! Un mostro nel senso positivo del termine, perché questa Freelander è un mostro sotto tanti punti di vista… Per caratteristiche tecniche e tutti quei numeri da appassionati vi invito a visitare la nostra pagina che rimanda al configuratore di Land Rover, qui mi piace sottolineare le impressioni di guida.
La coppia motrice del nuovo motore che equipaggia la Freelander 2 FWD si sente non appena premi l’acceleratore. Sarà per i 420 Nm, sarà perché la FWD è più leggera della AWD, sarà perché i 150CV fanno bene, e subito, il loro dovere, “Nessie” è molto veloce nell’accelerazione. Ti ritrovi subito in corsia di sorpasso, direzione L’Aquila per lo shooting. La giornata grigia e piovosa, l’asfalto dell’autostrada bagnato, per un attimo mi fanno pensare che una quattro per quattro oggi avrebbe il suo perché. Ma è, davvero, un attimo. La “sento” subito, mi da’ confidenza. Ritrovo le familiari caratteristiche dinamiche di un’automobile, sì con il baricentro più alto, ma con un telaio che la schiaccia per bene all’asfalto. La lasci un poco appoggiare e via, “Nessie” esce dalla curva autostradale senza una piega. Certo, senti che manca la rigidità dell’asse posteriore con il complesso della trasmissione, ma il suo comportamento stradale è prevedibile, sincero.
Per la tipologia stradale che sto percorrendo la Freelander 2 FWD sembra fatta apposta: posizione di guida dominante, gomma con spalla piuttosto alta così da non sentire lo stato d’uso del fondo stradale (!), motore “QB”, quanto basta. Il costruttore la vende per cento ottanta chilometri l’ora: ne hai abbastanza. Non serve forzare, con quella coppia e con quei cavalli la macchina permette velocità di crociera ad un soffio dal limite del codice senza alcun problema. E, grazie, alla nuova tecnologia del motore eD4 non ti devi preoccupare neanche dei consumi. Sempre il costruttore, dichiara sei litri per cento chilometri, con emissioni a 158 grammi per chilometro. Risultato reso possibile con una nuova taratura dei sistemi di gestione del motore, dalla adozione del sistema Start&Stop e da una configurazione ad hoc del controllo dello slittamento e della stabilità in rollio.
E qui entriamo nel vivo della ‘questione‘: è sempre una Land Rover questa Land Rover Freelander 2 FWD? Sì, secondo me sì. Ho ritrovato un abitacolo che non mi fa piangere per la mancanza di qualche accessorio, su asfalto non mi sono accorto della differenza con una AWD, in fuoristrada ci sono andato: è vero, non è un vero proprio percorso fuoristrada quello che ho percorso per trovare il set delle foto che illustrano questo post.
Ma dite: se aveste voluto fare del fuoristrada vero, l’avreste presa in considerazione? No, avreste comprato la Freelander AWD. Anche io. Ma oggi non ci avrei fatto proprio nulla di più di quanto abbia fatto con la FWD.
“Nessie” photo book