ROMA – ROMA – (lr) – I mesi trascorsi dal primo viaggio, quello dell’Episodio 2/Imola-Roma/Via E-45, sono ormai quasi due, circa un terzo dell’impegno professionale con Peugeot 208 Allure. Quella che è equipaggiata con il nuovo motore alimentato con benzina e con la configurazione 3 cilindri.
Proprio il motore è l’aspetto principale di queste settimane di Test&Fun. L’idea di guidare un’automobile così grande, la 208 ha un abitacolo molto generoso, con un motore, un motorino, così piccolo (è però pur sempre un milledue con più di ottanta cavalli) confesso che qualche nube in testa me la ha fatta comparire e neanche troppo all’orizzonte. IO sono sempre stato (e continuerò ad esserlo) assertore che più è grosso il motore più piccolo sarà consumo. Con andature da codice, ovvio.
Ora comincia ad affacciarsi un pensiero alternativo, in modo netto, quasi da riconversione. E’ evidente che il progresso tecnologico ha portato beneficio alla questione consumo ad alti regimi di rotazione.
Questo 1.2 ne deve essere la prova tangibile. In attesa di ‘scaricare’ il computer di bordo alla fine del periodo di prova, quindi a Marzo 2013, questi i dati parziali.
Ai quali però voglio, prima, aggiungere le sensazioni, anteponendole ad un conto da ragioniere.
L’uso della Peugeot 208 Test&Fun in queste settimane è stato in prevalenza cittadino ed extraurbano. Niente viaggi fuori porta, nessun fine settimana alle terme.
Per uso cittadino intendo quella mobilità quotidiana tipica di una figura professionale ‘senza cartellino’. Perciò, in qualche modo – se volete – privilegiata. Traduco: nessuna coda stop&go all’alba sulle arterie di penetrazione in città per andare in ufficio. E tanto meno alla sera, stravolto dalle cazzate dei colleghi, per il rientro verso le agognate ‘pantofole’. No, il free lance, corre. Sempre. Ma con il vantaggio di percorrere le arterie urbane ed extraurbane nei momenti in cui la densità di traffico è molto più bassa. Oddio. l’ingorgo è sempre dietro l’angolo sul GRA, ma c’è, per noi free lance, anche un po’ di fortuna.
Chiuse le parentesi personal-introduttive, utili – se non proprio necessarie – che definiscono bene il tipo di uso della 208Test&Fun ecco le sensazioni al di là dei numeri. La più simpatica è che ti dimentichi di andare dal benzinaio insieme alla piacevolezza di guida e fluidità del motore una volta in temperatura d’esercizio. A dispetto, quest’ultima, del numero dispari dei cilindri.
Nel nostro uso-tipo abbiamo rifornito la 208 con cinquanta euro di benzina a settimana. In litri, con un costo medio al litro di 1,761 euro, vuol dire che abbiamo consumato 28,3 litri/settimana, con una percorrenza media di 19,4 chilometro per litro. I chilometri percorsi sono, in media settimanale, circa 550.
Meno, un centinaio di chilometri meno, della autonomia dichiarata dal MagnetiMarelli al momento del rifornimento che mostra sul display della plancia una autonomia di 670 chilometri. Ma quella, come sapete, è una autonomia teorica al momento del rifornimento. E’ un valore che cambia in funzione delle condizioni, e dello stile, di guida. Ergo, percorrendo strade urbane ed extraurbane, il rapporto costo/consumo/percorrenza di questa 208 IO lo considero IDEALE. Anche perché, pur rispettando segnaletica e codice, non guido certo alla ‘tassinara’ con l’uovo sotto il pedale dell’acceleratore. E la 208, nonostante la cura di ‘alleggerimento’ è pur sempre una automobile che pesa più di una tonnellata (1.055 Kg a vuoto). E quasi venti chilometri al litro, signori miei, è davvero una bella prova di efficienza.
Attenzione ai consumi sì, certo: ma non puoi essere di intralcio al traffico per l’ecceso di parsimonia!
Il computer di bordo segnala una percorrenza media, nel totale del Percorso 1 di 13,9 chilometri litro con una velocità media di 40 Km/h su una distanza, totale, di 1.671 chilometri. Ma come già scritto la sensazione è diversa. Il carburante sembra non finire mai. Arriva il fine settimana e l’indicatore della riserva non è acceso.
Dati da confrontare con quelli dichiarati dalla casa, sempre MOLTO teorici, che sono riassunti nella triade 5,6/4,1/4,7 rispettivamente per il ciclo urbano, extra-urbano e misto. Valori dichiarati che spaziano dai 18 Km/litro ai 24 Km/litro.
Queste sono, più o meno, le considerazioni durante la guida della 208, quando tra un impegno ed una attività familiare, la ‘testa’ si ricorda che questa 208Test&Fun è il mio posto di lavoro ancora per qualche mese.
Posto di lavoro uguale posto di guida, posizione di guida. Confortevole senz’altro. Poltrona comoda, buona visibilità del quadro del traffico circostante e della strada. Avrei preferito una regolazione del posto del sedile ancora più ampia; mi piace guidare con il sedile molto basso. Ciò avrebbe migliorato la triangolazione volante/strumentazione/pedali.
La regolazione del volante è ridotta ed in relazione alla mia statura, poco più alta della media, interferisce con alcune parti della strumentazione se scelgo una posizione molto bassa di sedile/volante.
In conclusione di queste righe dedicate al 208Test&Fun – Episodio 3 aggiungo una nota commerciale che interessa i neo-patentati giunta in redazione con una mail di inizio Novembre.
Grazie ad una differente omologazione (*) la 208 1.2 VTi 82CV rientra nella normativa prevista per i neopatentati con un rapporto potenza/tara inferiore ai 55Kw/t. La gamma della 208 a loro portata è dunque composta dai modelli:
- 1.2 12V VTi 82 CV (3p NOVITA‘ / 5p): allestimenti Access, Active e Allure
- 1.4 8V HDi 68 CV FAP® (3p/5p): allestimenti Access, Active, Business (solo 5p) e Allure
- 1.4 8V e-HDi 68 CV FAP® Stop&Start robotizzato (3p/5p): allestimento Active.
Prezzi a partire da 12.400 euro chiavi in mano
per la 1.2 tre porte in allestimento ‘Access’.
(*) In attesa di informazioni da Peugeot Italia. Quando disponibili saranno pubblicate.