FATEVI UN PO’ DI CULTURA
C’era stato un tempo, ora lontano – molto – quando con la “Bionda-Balduinense” s’aveva l’abitudine di camminare. Nessuna distanza li spaventava allora. In auto, poi… celebri le albe ioniche decise lì-per-li. Quindi scendere in centro per una pizza alla “Montecarlo” era davvero una piccola passeggiata.
Ricordava quel tempo, lei era davvero bella, camminando tra ritrovati turisti-post-pandemici.
Il Ghetto aveva nuova vita, i tavoli all’aperto super-affollati e gli imbonitori per il carciofo alla Giudìa in piena attività.
Tra una scultura del Gian Lorenzo Bernini e la facciata di Francesco Borromini della Chiesa di Sant’Agnese in Agone passeggiava come un predatore in caccia.
Ripensava agli studi di architettura, alla leggenda della rivalità tra i due artisti.
Fu – questa – una credenza subito sfatata dal suo prof di storia dell’arte. Gli fece notare che l’opera del Borromini iniziò DOPO la costruzione della Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini.
E per chi, ottenebrato dai social, non lo sapesse i quattro fiumi sono il Gange, il Nilo, il Rio della Plata ed il Danubio.
Una passeggiata a Piazza Navona sarà utile per scoprire quali delle quattro statue rappresenta ciascuno dei quattro fiumi.
Tra questi pensieri…
Ecco l’agnello sacrificale, per restar nel tema dominante – suo malgrado – di una cultura radicata in quella città più simile ad una torbida sagrestia che al faro della cristianità.