DRIVELIFE EDIZIONE FEBBRAIO 15

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TIMELINE 11’ 59” *** CITROEN CACTUS, 03’ 18” – BMW SERIE 4 GRAN COUPÉ, 02’ 00”  – TOYOTA VERSO, 00’ 42” – SMART FOURJOY, 01’ 26” – BMW R 1200 GS, 01’ 00” – CITROEN C4 GRAN PICASSO, 01’ 46” – Disponibile su ftp il 14 Febbraio.

LA LOGICA DEL “LESS is MORE”

IL CONCETTO DELLA ELEGANZA È LA NON OSTENTAZIONE. QUESTA CITROEN C4 CACTUS HA TUTTO IL NECESSARIO MA NON IL DI PIÙ, UN PO’ COME LA PROGENITRICE 2CV DI LE CORBUSIER

DURATA, 03’ 18” –  4 FEBBRAIO – PARIGI LE BOURGET – (L’inviato) – Grandeur francese per il debutto in società della nuova C4 Cactus. Più di novecento giornalisti provenienti da tutto il mondo nello spazio espositivo di Le Bourget, in un clima di grande attesa ed anche, perché no, trepidazione. Buio in sala, musica di sottofondo, soffitti illuminati da stelle ed eccola apparire.

Non puoi non notare, già al primo colpo d’occhio, la sua aria diversa. Non SUV né berlina, linea apparentemente  aggressiva, sottolineata dai vetri a luce ridotta.
Ma soprattutto simpatica e contemporanea, caratterizzata da air bump laterali (dai quali deriva, in qualche modo, il nome Cactus: siete mai riusciti ad appoggiavi ad un cactus?) che le consentiranno di affrontare senza troppi indugi le nostre giungle metropolitane. Tetto panoramico grandissimo e con funzione termica che non farà entrare né il caldo d’estate né il freddo d’inverno, un grande sofà al posto delle solite poltrone.

Ma non l’aveva anche la mitica amatissima 2 chevaux?

Ni l’un ni l’autre, come dicono i francesi, ed allora, aggiungo,  unica, perchè, di auto così diverse, in giro ancora non ce ne sono.

Ne sarebbe orgoglioso Andrè Citroen della sua originalità. La filosofia di Citroen per questo modello è, ci dicono, più design, più confort, più tecnologia, budget ridotto. Proprio come voleva lui, Andrè Citroen.

00’30” APRE / INTRO –

00’43” PABLO PUEY,
(Direttore Generale Citroen Italia) – istituzionale + air bump

01’52” MASSIMO BORIO,
(Direttore Relazioni Pubbliche e Relazioni con i Media Citroen Italia) – prodotto

 

ELEMENTI PER UN PRIMATO

BMW SERIE 4 GRAN COUPÉ È LA PIÙ LUNGA E PIÙ LARGA DELLE QUATTROPORTE DEL MERCATO DI RIFERIMENTO. CONSUMI DA RECORD CON 4,5 LITRI PER CENTO CHILOMETRI. CINQUE MOTORI DISPONIBILI AL LANCIO, DAL 418D AL 435i E POTENZE DA 143 A 306 CAVALLI.

DURATA, 02’ 00” –  Il primato di questo nuovo modello di BMW è conquistato in virtù di due porte in più e per lo stile che veste la Serie 4 Gran Coupé. Facile dedurre, dal nome, che la nuova proposta è una quattro porte ma con tutte le proprietà di una coupé.

BMW debutta, anche questo è un primato della Serie 4 Gran Coupé, in una fascia di mercato nuova e che ha dimostrato di suscitare un interesse crescente dei clienti.

Stile, abitabilità, tecnica e prestazioni, emissioni e consumi sono, per questo nuovo modello, in linea con gli standard di eleganza e sportività propri di ogni BMW.

BMW Serie 4 Gran Coupé contribuisce all’aumento dell’offerta premium ed figlia di una politica di vendita che Monaco ha intrapreso con le due nuove serie costruttive, la Serie 2 e la Serie 4, volta alla ricerca di tutte le opportunità di vendita.

Il riposizionamento delle gamme (conseguente all’ingresso in listino della Due e della Quattro), a nostro avviso, è un fenomeno più grande della sola presentazione di nuovi modelli ma è reso necessario dallo sviluppo del mercato del lusso. Che, in funzione dei tanti mercati dove BMW vende i suoi prodotti, richiede combinazioni di modelli/dimensioni/prestazioni sensibilmente diversi dagli standard ai quali eravamo abituati.

Dopo la BMW Serie 4 Coupé e Cabrio, il Gran Coupé è il terzo modello della nuova BMW Serie 4, che si distingue soprattutto per le sue proporzioni equilibrate; la nuova BMW Serie 4 Gran Coupé si presenta infatti più lunga, più larga e più dinamica di qualsiasi altro modello automobilistico di classe media.

La BMW Serie 4 Gran Coupé combina le qualità stilistiche di un modello Coupé a due porte con la funzionalità di una vettura a quattro porte e la generosa offerta di spazio che si nasconde sotto il cofano del bagagliaio dall’ampia apertura

Con BMW Serie 4 Gran Coupé saranno disponibili, sin dal primo periodo di vendita cinque motori: si tratta del 435i, sei cilindri in linea, tre litri e trecento cavalli, del 428i e del 420i con potenze di 245 e 180 CV erogati da un quattro cilindri due litri. Le versioni a gasolio sono la 420d e la 418d con potenze di 184 e 143 CV. Consumi, per quest’ultima fino a 4,5 litri di gasolio per cento chilometri.

Approfondimento.

Con la BMW Serie 4 Gran Coupé il consumo di carburante nel ciclo combinato è di  8,1–4,5 l/100 km con emissioni di CO2 nel ciclo combinato fino a  189–119 g/km.

Al momento del lancio della nuova BMW Serie 4 Gran Coupé saranno disponibili cinque motori elastici, che si distingueranno inoltre per essere particolarmente grintosi e modesti nei consumi. La motorizzazione top di gamma sarà il motore a benzina sei cilindri in linea della BMW 435i (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 11,4/6,2/8,1 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 189 g/km) dalla cilindrata di 3.000 cc e 225 kW/306 CV. Nei modelli BMW 428i Gran Coupé (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 8,9/5,3/6,6 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 154 g/km) e BMW 420i Gran Coupé (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 8,7/5,1/6,4 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 149 g/km) verranno montati due leggeri ma potenti motori a quattro cilindri dalla cilindrata di 2.000 cc che erogheranno rispettivamente 180 kW/245 CV e 135 kW/184 CV. Analogamente a tutti i motori a gasolio BMW, anche i due propulsori diesel a quattro cilindri affascinano per la loro silenziosità di esercizio, elasticità ed efficienza esemplare. La BMW 420d Gran Coupé (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 5,8/4,1/4,7 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 124 g/km) da 135 kW/184 CV vanta un consumo in base alla norma ECE, dipendente ovviamente anche dai pneumatici, di solo 4,7 – 4,9 litri per 100 chilometri (4,6 – 4,7l con il cambio automatico sportivo) e accelera da 0 a 100 km/h in solo 7,7 secondi (7,5 secondi con il cambio automatico sportivo). Nella BMW 418d Gran Coupé (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 5,4/4,0/4,5 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 119 g/km) il motore eroga 105 kW/143 CV e consuma 4,5 – 4,7 litri per 100 chilometri.

Tutti i motori a benzina e diesel sono dotati dell’ultima tecnologia BMW TwinPower Turbo e soddisfano la norma antinquinamento Euro 6. I modernissimi propulsori combinano così un’elasticità e un dinamismo eccellenti con dei bassi valori di consumo di carburante e delle emissioni.

Già al momento di lancio la BMW 428i Gran Coupé e la 420d Gran Coupé saranno disponibili a richiesta con la trazione integrale intelligente BMW xDrive (428i xDrive: consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 9,0/5,5/6,8 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 159 g/km; 420d Drive: consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 6,1/4,2/4,9 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 129 g/km). La trasmissione di potenza viene realizzata attraverso un cambio manuale a sei rapporti; a richiesta tutte le motorizzazioni saranno anche combinabili con il cambio Steptronic a otto rapporti oppure con il cambio Steptronic sportivo a otto rapporti che offre la possibilità di eseguire le cambiate anche manualmente, attraverso i paddles del volante. (Note dell’Ufficio Stampa BMW Group Italia)

 

QUELL’ASSE NIPPO-TEDESCO

OLTRE 700MILA EUROPEI HANNO PREFERITO, TRA LE MONOVOLUME, LA TOYOTA VERSO PRESENTATA ORA CON NUOVA LINEA DI CARROZZERIA E NUOVO MOTORE

DURATA, 00’ 42” –  Recita il titolo un concetto di sinergia, quella sviluppata tra i giapponesi di Toyota ed i tedeschi di BMW. Concetto sotto il quale si è avviata la collaborazione per lo sviluppo di nuovi motori, ad esempio. Prima applicazione, installazione, la Toyota Verso, un’automobile comprata dal 2002 da oltre 700mila clienti. Il successo di un’automobile costruita in Europa da europei.

E visto il tanto apprezzamento Toyota ha presentato in questi giorni la versione 2014 della Verso. Modello capace di offrire oltre alle innegabili generose dimensioni anche un nuovo motore D-4D di 1.6 litri (si scrive “di” 1.6 litri e NON “da” 1.6 litri, e caspita!), una nuova gamma di colori, nuovi cerchi in lega di 17 pollici, nuovi rivestimenti interni e “l’esclusivo sistema multimediale Toyota Touch®2″, con l’integrazione di Google Street View e Panoramio.

Il nuovo motore D-4D, figlio della collaborazione Toyota/BMW, è un quattro cilindri di uno-virgola-sei litri con 112 cavalli, 270 Newton metri di coppia, dotato del sistema Stop & Start e che sputa dallo scarico non più di 119 grammi di CO2 per chilometri. Interessante, nella lunga e colorata documentazione stampa, l’affermazione che i costi di manutenzione di questo motore sono stati ridotti del 25%. Già Toyota offre prodotti di grande qualità e costi di gestione “accettabili”, consumi contenuti (una GT86 -che non è esattamente un’automobile da passeggio -per esempio, consuma molto, ma molto, meno di tante “utilitarie” passate qui in redazione), qualità del prodotto stabile nel tempo (quante Corolla girano ancora in condizioni più che dignitose), un buon valore residuo nel tempo. Il fatto che l’impegno alla riduzione dei costi accessori di un’automobile raggiunga percentuali del venticinque è la buona notizia che deve interessare il consumatore. E’ su questi costi che deve essere posta l’attenzione, molto di più di quella per l’acquisto. E comprando una Toyota si ha una buona percentuale di successo e soddisfazione. Non guido una Toyota, mai comprata una, ma sempre consigliata, suggerita, a chi – tanti – scoprendo la mia professione “emettono” la consueta, noiosa, irritante, sciocca domanda: che macchina mi fai comprare? Ma cosa ne so io delle tue abitudini e del tuo conto corrente! Vai in concessionaria e fatti un’idea, ragiona, e poi compra.

* – Toyota Verso è disponibile anche con i motori benzina di 1.6 litri (132CV) e 1.8 benzina (147CV).
** – La risposta alle mie riflessioni me la do’ da solo: marketing, moda… comunque il mondo è bello per ognuno fa quel che gli pare. Ti piace l’auto col soppalco? Comprala, chi sono io per giudicarti? A me non piace, punto.

A proposito di capacità di trasporto. La Toyota Verso dispone anche della configurazione 7 posti. In bagagliaio, in questo caso, offre 155 litri di volume a disposizione. In configurazione con 5 posti il volume è di 484 litri. Abbattendo gli schienali dei sedili posteriori il volume di carico a disposizione arriva fino 1.026 litri di capacità. Le misure dell’abitacolo (interne) sono di 2,38 metri per una larghezza di 1,52 metri ed una altezza di 1,26 metri, con il tetto panoramico SkyView.

 

LA RISCOSSA

DALLA “PICCOLA”, nuova&vecchia, CLASSE A ALLE SUPERBE CLASSE S, QUELLI A STOCCARDA LE AUTO SANNO COSTRUIRLE. MA UN’AUTOMOBILE CAPACE DI RIVALEGGIARE SUL MERCATO CON MINI, SCUSATE, È PROPRIO UN’ALTRA COSA 

DURATA, 01’ 26” –  smart fourjoy – (lr) – Ma sarà mica che a Stoccarda si sono accorti che BMW con MINI vende un gran numero di automobili in tutto il mondo?
Mercedes aveva tentato la strada della quattro porte con la vecchia four-four ma il mercato disse NO. Fine dei giochi e dopo pochi anni di produzione ed insuccesso di vendite la four-four è stata archiviata negli scaffali sotto la voce “fiaschi”.
Tempi e mode, marketing e creatività cambiano veloci, BMW ha colto prima di Mercedes l’onda in arrivo e la cavalca con successo grazie a MINI.
Pensa l’automobilista, “eh grazie, è MINI. Un valore aggiunto mica di poco conto“. Be’, risponde l’addetto ai lavori, “potevano pensarci a Stoccarda invece di arroccarsi nel sacro olimpo circondandosi il capo d’alloro“.
La rivalità tra i due colossi tedeschi per eccellenza è storia vecchia. Il board di Mercedes, al cui comando c’è uno che di auto “sembra” capirne qualcosa, Dieter Zetsche, non deve aver ben apprezzato il successo di Monaco.
I suoi bianchi baffi avranno tremato durante le riunioni e senza aver bisogno di profferir parola avrà, in virtù di quel feroce tremolio, suggerito ai suoi di mettersi al lavoro, con profitto, una buona volta. Per carità, non che in Mercedes non sappiamo fare le Automobili, tutt’altro. Dalla “piccola” (nuova e vecchia) Classe A alle superbe Classe S, quelli a Stoccarda le auto sanno costruirle. Ma una automobile capace di rivaleggiare sul mercato con MINI, scusate, è proprio un’altra cosa. Il corridoio ha sempre raccolto voci “strane” su ipotesi di accordi con veri generalisti (non facciamo nomi, tanto si sanno) proprio perché Mercedes aveva intenzione di risolvere quella spina nel fianco che è l’assoluta latitanza nelle fasce basse. Quelle che servono per acchiappare i giovani e tenerli, stretti stretti, per tutta la loro vita d’automobilista.
Che cappello, eh! Tutta ‘sta filippica per dire che a Roma, l’altro giorno, Mercedes ha presentato la sua nuova – piccola – showcar. La four-joy. Ma con questo nome qui, c’è bisogno di spiegare ancora dove Stoccarda vuole “andare a vendere”?

 

PARTNER IDEALE

TOP DI GAMMA MOTORRAD PER LA R 1200 GS ADVENTURE, LA MOTOCICLETTA IDEALE PER LUNGHI, ED AVVENTUROSI, VIAGGI.

DURATA, 01’ 00” –  Dicono, le leggende, che lei sia capace di arrivare ovunque, di superare ostacoli per altri insormontabili. E’ la motocicletta con la quale non devi rinunciare a raggiungere la meta del viaggio. È la BMW R 1200 GS nella versione Adventure.

Un modello che sin dall’origine, dieci anni fa, ha entusiasmato i motociclisti per le sue qualità – indiscutibili – di robustezza, design, tecnica e dinamica di marcia.

La nuova versione è stata migliorata per il sistema di raffreddamento del motore ed il suo principio di funzionamento, per il rendimento del cambio a sei marce e per una la guidabilità soprattutto sullo sterrato.

Il motore di 1,2 litri sviluppa la potenza di 125CV e, grazie alla riduzione dei consumi e al serbatoio di maggior capacità (+10 litri) offre un’autonomia più ampia.

La BMW R 1200 GS Adventure può essere equipaggiata con il dispositivo, accessorio extra, Modalità di Guida PRO per selezionare il profilo della dinamica di marcia più adatto alle condizioni di viaggio da affrontare.

 

UNA SORPRESA OGNI COLLINA

CITROEN C4 GRAN PICASSO LASCIA L’AUTOSTRADA E CON LO STESSO CONFORT E PIGLIO SPORTIVO CI ACCOMPAGNA IN UN ITINERARIO TRA LE COLLINE NEI DINTORNI DI PISA

DURATA, 01’ 46” –  Al volante della nuova Citroën C4 Grand Picasso scopriremo gli incatevoli paesaggi delle colline pisane. Il nostro itinerario si articola nella provincia di Pisa, a pochi chilometri da quella di Livorno. Lasciamo l’autostrada A12 a Collesalvetti e ben presto, percorrendo comode strade provinciali, ci tuffiamo tra le dolci colline pisane.

Il panorama che si apre ai nostri occhi è davvero incantevole, un continuo susseguirsi di piccole valli, di terra zollata che si alternano ad ampi e verdeggianti prati.
Le strade sempre ben segnalate, talvolta scollinando, offrono al visitatore sempre nuove emozioni. Per gli amanti della fotografia, queste colline pisane sono una vera manna. In alcuni punti sembra di essere in provincia di Siena, con la conosciutissima terra senese, con i filari di cipressi e secolari piante di ulivi, tutti ingredienti questi che attirano turisti da tutto il mondo e tutto l’anno.

Qua e là si scorgono piccoli borghi arroccati sulla sommità di un colle, come Lorenzana, Orciano Pisano, Santa Luce, Casciana Terme e Lari.
Le colline pisane o monti pisani, sono una regione storica e geografica posta a sud di Pontedera e a nord di Volterra, distinte da quelle livornesi e fiorentine. Non superano mai i 700 metri di altezza come il monte Vitalba di 675 metri nel comune di Castellina Marittima. A seconda delle stagioni, i colori e i panorami che si presentano al visitatore assumono sempre diversi spunti di interesse.

Per gli amanti del trekking, le colline pisane offrono innumerevoli sentieri, anche tematici, ce n’è per tutti i gusti. Un itinerario che vale il viaggio per apprezzare i panorami e la tradizione della cucina locale.

Abbiamo lasciato l’ abitato di Orciano Pisano e con la nostra Citroën C4 Grand Picasso, percorriamo il ponte che attraversa l’ ultimo tratto del lago di Santa Luce. Situato ad appena 47 metri s.l.m., il lago di Santa Luce fu creato, come bacino artificiale, negli anni sessanta grazie allo sbarramento del fiume Fine. Oggi fa parte della Riserva naturale provinciale lago di Santa Luce. La riserva, istituita nel 2000 copre una superficie di 278 ettari. Dal punto di vista floro-faunistico è un luogo di particolare interesse. Qui sono state infatti censite più di 150 specie di avifauna ed alcuni uccelli migratori utilizzano il lago di Santa Luce come tappa per i loro spostamenti dall’ Europa all’ Africa.

Il turista che attaversa le colline pisane, tra Santa Luce e Casciana Terme, può scorgere anche un grande parco eolico. Denominato “fattoria del vento” è entrato in funzione nel febbraio del 2013 e può contare su i 13 aerogeneratori. Il nostro itinerario di visita volge al termine. Porteremo con noi i colori degli incantevoli paesaggi che offrono le colline pisane in tutte le stagioni. (Dell’autore, Ufficio Stampa Citroen Italia)

 

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