DRIVELIFE EDIZIONE FEBBRAIO 16
TIMELINE, OVERALL: 09’58” – JAGUAR XF SPORTBRAKE, 2’22” – VOLKSWAGEN GOLF 4MOTION, 1’44” – NISSAN 370Z NISMO, 00’37” – CITROEN DS3 CABRIO, 01’13” – BMW M6 GRAN COUPÉ, 02’38”
SE NASCI BLASONATA NON PASSI INOSSERVATA
SIAMO ANDATI IN VAL FISCALINA, DALLE PARTI DELLE DOLOMITI DI SESTO, PER PROVARE SU STRADA LA NUOVA WAGON PREMIUM CON IL PNEUMATICO INVERNALE PIRELLI. E LA NEVE, COPIOSA, CI HA DATO IL BENVENUTI
DURATA, 2’22’’
Sexten Bad Moos – Croda Rossa di Sesto, Sport Hotel. (L’inviato) – Se nasci blasonata non passi inosservata. C’è poco da fare, è proprio così: c’è chi per arrivare alle luci della ribalta deve faticare e chi, come lei, appena nata, è già sotto i riflettori.
Merito senza dubbio dell’inglesissima corona di famiglia Jaguar, ma anche del suo seducente design e delle sue capacità camaleontiche di adattamento ad ogni circostanza, nonostante le sue dimensioni e la trazione posteriore.
Jaguar XF Sportbrake è perfetta sia per la cena in città, magari al Majestic da Filippo La Mantia, sia nella romantica e innevata Val Fiscalina, dove effettivamente l’abbiamo provata, magari portando con sé sci, scarponi e lussuossimi bauli, “no logo” in bella mostra perché, si sa, l’eleganza non è mai vistosa.
Interpreta il lusso di oggi che non è più ostentazione ma la possibilità di disporre del proprio tempo senza i limiti imposti da un orologio. E cosa c’è di meglio di una Sportback per andare ovunque si voglia guidando un’automobile dalla linea sinuosa arredata con cura artigianale, pure potente e contemporanea, tecnologica, che sottolinea il proprio stile e la personalità di chi la conduce?
Jaguar XF Sportbrake è disponibile con motorizzazioni a gasolio. Un motore 2.2 con 200 CV e consumi di 5,1 litri per 100 km ed un tre litri, diesel, V6 con 240 oppure 275 CV. Tutti con cambio a trasmissione automatica ad otto rapporti. La dinamica di guida è tipicamente Jaguar, con sospensioni Adaptive Dynamics System che consentono equilibrio anche a pieno carico… ed un’aderenza eccellente, grazie anche al grip di un Pirelli Winter, su fondi stradali innevati, o peggio, ghiacciati. Il Jaguar Drive Control regola la risposta dello sterzo: è possibile scegliere tra Sport, Dynamic e Winter. Winter è la tipologia di guida che ho avuto modo di apprezzare durante la prova della XF Sportbrake con la neve e sul ghiaccio.
Questo dispositivo consente anche a chi non ha esperienza di guidare sulla neve con semplicità e sicurezza.
All’interno un monitor centrale da 7 pollici e sedili posteriori ridisegnati che consentono ai passeggeri più spazio in altezza. Il bagagliaio è molto grande, 1675 litri.
Al lancio, e finché durerà l’inverno sarà possibile avere lo Special Winter Pack, che comprende portellone elettrico, vetri oscurati, retention kit per i bagagli e vano portasci integrato ed un treno di gomme Pirelli Winter (con sostituzione inclusa nel prezzo per 2 anni) al prezzo straordinario di mille euro.
100 Around è l’iniziativa che accompagna il lancio della sportbrake. Personaggi della moda, dello spettacolo, della gastronomia e del design racconteranno, ognuno in modo diverso, la propria esperienza alla guida della neonata. Anche Filippo La Mantia, che nei prossimi giorni avrà la sua fiammante Sportbrake.
Non è carino, non è elegante, un jaguarista doc non dovrebbe chiederlo, ma il mercato e l’informazione hanno le loro regole.
E diciamolo allora, sussurriamolo come una confidenza che sia un invito ad entrare in concessionaria e lasciarsi tentare da un bell’acquisto. La XF Sportbrake ha un prezzo a partire da cinquantamila. Guardi la macchina e non puoi che pensare… (Nicoletta Triggiani)
ARRIVANO LE INTEGRALI, NON LE FEMMINISTE,
LE GOLF!
UN’ALTRA AUTOMOBILE DEDICATA AGLI SPORT INVERNALI. LA TRAZIONE INTEGRALE DELLA TEDESCA NON TEME GHIACCIO, FANGO E, OVVIO, LA NEVE. MA PER IL FUORIPISTA, O IL FUORISTRADA… BE’ MEGLIO LASCIAR PERDERE E NON EMULARE IL DRIVER DI QUESTE IMMAGINI
DURATA, 1’44’’
VERONA – (Redazione/US) – La Volkswagen amplia la gamma della nuova Golf: dopo l’introduzione a fine 2012 dei modelli a trazione anteriore, all’inizio del 2013 debuttano le versioni a trazione integrale 4Motion. La Volkswagen rinnova così la lunga tradizione di modelli a trazione integrale, iniziata quando, nel 1986, debuttò la prima Golf con quattro ruote motrici. Il sistema di trazione integrale permanente della nuova Golf è tra i più moderni ed efficienti del genere. Sfrutta una frizione Haldex di quinta generazione, pesa 1,4 kg in meno della versione precedente, non necessita di accumulatore di pressione e reagisce in modo estremamente rapido alle diverse condizioni di trazione. Ciò si traduce in un incremento della sicurezza attiva e del comportamento dinamico.
Riduzione dei consumi fino al 15%. La Volkswagen propone la nuova Golf 4Motion in tre versioni di allestimento (Trendline, Comfortline, Highline) e due motorizzazioni Turbodiesel TDI, potenti e parche nei consumi. I 4 cilindri common rail erogano rispettivamente 105 e 150 CV di potenza, con consumi di 4,5 e 4,7 litri di carburante ogni 100 chilometri nel ciclo combinato. La straordinaria efficienza della Golf a trazione integrale è dimostrata dal confronto dei consumi del precedente modello 4Motion TDI 140 CV e quelli del nuovo 150 CV: la Golf 4Motion 2013 ha 10 CV in più di potenza ma consuma 0,8 litri in meno di gasolio ogni 100 km (15%).
High-tech di serie. Le nuove Golf 4Motion sono dotate di serie di sistema start/stop e di recupero dell’energia, al pari delle versioni a trazione anteriore. L’equipaggiamento di serie comprende già nella versione Trendline dotazioni quali EDS sulle quattro ruote, differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS per l’asse anteriore e posteriore, programma di controllo elettronico della stabilizzazione, frenata anti collisione multipla, sette airbag, luci diurne, climatizzatore, alzacristalli elettrici, indicatore multifunzione (computer di bordo) e display TFT con touchscreen. (Nicoletta Triggiani)
CHI MI FA DIVERTIRE DI PIÙ
MENTRE L’ALFA ROMEO ANNUNCIA PER GINEVRA, FINALMENTE, LA 4C DA ORIENTE NISSAN RISPONDE CON LA SUA INTERPRETAZIONE DELLA DINAMICA DI MARCIA…
IN ITALIA, PERÒ L’ASCIA DEL FISCO TAGLIERÀ LE VENDITE DI QUESTA VERSIONE DELLA COUPÉ GIAPPONESE. E’ UNA GHIGLIOTTINA CHE PRIVERÀ DI EMOZIONI MOLTI APPASSIONATI
DURATA, 0’37’’
CAPENA – (Federico Di Lernia) – Finalmente è arrivata la risposta alla domanda che tutto il popolo degli appassionati di auto JDM, acronimo di Japanese Domestic Market si poneva dalla presentazione della Juke Nismo.
La piccola Juke marchiata Nissan Motrsport non è un caso unico.
La prossima Nissan Nismo ad arrivare sul mercato europeo è la 370z, una coupè sportiva decisamente più adatta a portare questo plurivittorioso, ma ahimè, da noi poco conosciuto marchio.
La 370z Nismo è un auto pensata per estremizzare il piacere di guida e le prestazioni su pista e strada, cosi, la Nissan Motorsport ha elaborato la sua coupè proprio come avrebbe fatto un assiduo frequentatore delle piste, ritoccando e migliorando la componentistica che per prima va in crisi durante le più dure sessioni di track day.
Per evitare fenomeni di fading e migliorare la sensibilità del freno, sono stati adottati i tubi rigidi e il liquido freni ad alte prestazioni della GT-R R35.
Il sistema di scarico, esclusivo, è stato ottimizzato e amplifica le inconfondibili sonorità del V6 da 3,7 litri della gamma Z, grazie a questo accorgimento, i cavalli salgono da 328 a 344, e la coppia da 363 a 371 Nm. Il risultato è una maggiore reattività a tutti i regimi di giri e lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in soli 5,2 secondi.
l’estetica è stata ritoccata, non per avere un design differente, ma per avere prestazioni migliori, ad esempio il frontale, migliora il flusso d’aria nel sottoscocca, aumentando la stabilità ad alta velocità e in curva. Questo la rende decisamente più affascinante.
Una versione dell’auto è già in vendita in Nord America e in Giappone, mentre per l’Europa è stata sviluppata una variante speciale, con una nuova messa a punto di sospensioni e telaio, che contribuisce a ottimizzare compostezza e dinamismo su strada e in pista, speriamo non troppo educata ed edulcorata rispetto alle controparti yankee e del Sol Levante.
CON I SUOI OCCHI TI IPNOTIZZA
IL DESIGN NOTTURNO HA UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA IMMAGINE DI MARCA
E LE FRANCESI SANNO SEDURRE CON UNO SGUARDO
DURATA, 1’13’’
MILANO – (Redazione/US) – DS3 Cabrio sfoggia una firma luminosa in tre dimensioni, dalla tecnologia inedita: i fari posteriori 3D a LED, dalle linee che ricordano il design dei fari posteriori dei concept car Revolte e Survolt.
La parte centrale del faro è composta da 31 LED e da una serie di specchietti e vetri semiriflettenti, che riproducono all’infinito la luce dei LED. Il modulo 3D si illumina di notte, con i fari accesi, e di giorno quando si frena. Il modulo 3D è sottolineato da una lama superiore composta da 15 LED, che funge da luce di posizione, di stop e di illuminazione laterale.
Cura estrema del dettaglio: il faro 3D sfoggia, come un gioiello, il logo DS cromato e incastonato in un materiale goffrato nero con motivo DS.
DS3 Cabrio è una vera DS3 con tutte le caratteristiche che ne hanno decretato il successo: stile deciso, raffinatezza in ogni minimo dettaglio, piacere di guida in tutte le situazioni.
DS3 Cabrio incarna anche una soluzione tecnica moderna, che enfatizza ulteriormente il suo carattere esclusivo senza compromettere il piacere di guida tipico di DS3 . Il tetto in tela apribile elettricamente amplia la gamma di personalizzazioni, con tre proposte: Nero, Blu Infini e Grigio Moondust con Monogramma DS. DS3 Cabrio eredita la raffinatezza della linea DS, con fari posteriori a LED con l’innovativo effetto 3D e un portellone posteriore dall’apertura inedita.
DS3 Cabrio rompe gli schemi del suo segmento e del cabriolet con una ventata di modernità:
– tetto azionabile elettricamente fino a 120 km/h
– unica nel segmento con 5 posti veri
– il bagagliaio più ampio della categoria
DS3 Cabrio, prodotta nel sito di Poissy in Francia, è commercializzata dall’ inizio 2013 e propone sin dal lancio una versione con emissioni di soli 99 di CO2/km
DS3 Cabrio conserva la personalità forte della berlina. Con 3,95m di lunghezza, 1,71m di larghezza e 1,46m di altezza, proporzioni compatte che conferiscono agilità e dinamismo. Concentra i canoni più forti in termini di stile: tetto che sembra fluttuare sull’abitacolo, montante che ricorda la pinna di uno squalo e rende dinamica la linea laterale , fari diurni a LED che caratterizzano il frontale. L’architettura di DS3 Cabrio ha conservato questi dettagli di stile trattando la tela come una nuova forma di personalizzazione: tinte e motivi inediti, che ne esaltano il carattere esclusivo. Sempre più chic: DS3 Cabrio beneficia di un tetto in tela personalizzabile, fari posteriori 3D a LED totalmente inediti e un profilo posteriore cromato che sottolinea la parte superiore del portellone.
Ultra personalizzabile. Tetto, carrozzeria, conchiglie dei retrovisori, cerchi: tutto è ampiamente personalizzabile. Urban Tribe, Vibe, Perle, Zebra, Map, Plane, Co Design, Flavio e Flower : sulla berlina sono proposte ben 9 personalizzazioni del tetto. Su DS3 Cabrio, il tetto decappottabile diventa un nuovo elemento di personalizzazione.
DS3 Cabrio offre 3 colori per la tela: Nero, Blu Infini e Grigio Moondust con Monogramma DS. L’effetto “flottante” del tetto, caratteristico di DS3, resta inalterato, grazie al nero dei pannelli laterali posteriori e il colore della tela richiamato sulla parte laterale del tetto , sulla modanatura anteriore e sullo spoiler posteriore. Le decorazioni della plancia, i profili degli aeratori e il pomello della leva del cambio si intonano alle tinte della carrozzeria e del tetto in tela. Sono disponibili 6 decorazioni: Grigio, Nero , Bianco, Carbotech, Blu Infini e Grigio Moondust.
Il Blu Infini della tela del tetto stupisce per eleganza. L’effetto visivo si ottiene con la lavorazione di 3 fili di colore diverso, uno dei quali è lucido. Ogni filo reagisce in modo diverso alle variazioni di luce, e accentua il carattere unico di DS3 Cabrio.
Come le più grandi “maison”, la trama DS, sinonimo di raffinatezza ed eleganza, ritorna sulla tela Grigio Moondust con Monogramma DS di DS3 Cabrio. Il motivo trattato in modo discreto è il risultato del contrasto della lavorazione jacquard di due tonalità di grigio, abbinate al Grigio Moondust.
Dalle linee esterne la raffinatezza continua anche nell’abitacolo di DS3 Cabrio. Ogni dettaglio è importante:
– la console della plafoniera ospita il comando d’apertura del tetto e un’illuminazione interna bianca a LED.
– Il bianco dei display del quadro strumenti e della climatizzazione automatica si intona con l’illuminazione interna.
– Il trattamento del rivestimento interno della tela ha una funzione insonorizzante, e rafforza l’atmosfera di alta gamma all’interno di DS3 Cabrio.
– I rivestimenti dei sedili propongono accopiamenti inediti: pelle Blu Granit, tessuto Akinen ora disponibile in Mistral Marrone e Mistral – Blu Infini.
La maggior parte delle versioni cabriolet accusano un centinaio di chili di sovrappeso rispetto a alla berlina equivalente. DS3 Cabrio invece adotta un’architettura ottimizzata (solo 25kg in più rispetto alla berlina) che non influisce sul comportamento agile e dinamico della DS3 originale.
Gli ingegneri di CITROËN sono riusciti a dotare DS3 Cabrio di una rigidità paragonabile alla berlina. Hanno ripreso l’architettura laterale della berlina e rinforzato la struttura attorno alla zona del bagagliaio.
Eredita la base tecnica della berlina, gli elementi strutturali e l’assetto, conservando un comportamento piacevole. Vivace da guidare offre controllo e sicurezza ad altissimi livelli. DS3 Cabrio “avvicina” il conducente alla strada per affrontare più facilmente le curve. (Nicoletta Triggiani)
560 A BRIGLIA SCIOLTA? E COME FAI A TENERLI
CON L’ELETTRONICA ED IL POLSO
LUSSO E PRESTAZIONI SENZA ALCUN LIMITE. DEDICATA A MERCATI PIÙ FLORIDI, LA QUATTRO PORTE DI MONACO HA PER “MISSION” LA COMPETIZIONE CON ASTON MARTIN E PORSCHE. CON TUTTE LE CARTE IN REGOLA
DURATA, 2’38’’
MILANO – (Federico Di Lernia) – Per la prima volta viene presentata la terza variante di carrozzeria dell’automobile sportiva ad alte prestazioni BMW M6. La BMW M6 Gran Coupé completa l’attuale gamma composta da BMW M6 Coupé e BMW M6 Cabrio. Nel nuovo modello, le tipiche caratteristiche di performance M sono state abbinate ad estetica e lusso. Il motore V8 a regimi elevati equipaggiato con tecnologia
M TwinPower Turbo da 412 kW/560 CV accelera la BMW M6 Gran Coupé
da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi. La linea sportiva/elegante della coupé a quattro porte è stata completata da una serie di dettagli specifici, per esempio il tetto in materia plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP). Grazie alla maggiore abitabilità degli interni, nella zona posteriore della BMW M6 Gran Coupé due passeggeri possono contare su un raffinato comfort di viaggio. In più, per i percorsi più brevi, è disponibile anche un terzo posto.
La tecnica di propulsione della BMW M6 Gran coupé garantisce le caratteristiche di potenza tipiche per le automobili M. Il motore V8 dotato di tecnologia M TwinPower Turbo eroga da una cilindrata di 4.395 centimetri cubi una potenza di 412 kW/560 CV. Il suo pacchetto tecnologico comprende due turbocompressori funzionanti secondo il principio TwinScroll, un collettore di scarico che serve entrambe le bancate di cilindri, l’iniezione diretta di benzina High Precision Injection, il comando valvole variabile VALVETRONIC e la regolazione variabile degli alberi a camme Doppio VANOS. Il motore mette a disposizione la coppia massima di 680 Newtonmetri tra 1.500 e 5.750 g/min. La potenza massima è richiamabile nell’arco di regime tra 6.000 e 7.000 g/min., il numero di giri massimo è di 7.200 g/min. La BMW M6 Gran Coupé accelera da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi. La progressione viene limitata elettronicamente a 250 km/h (305 km/h con l’M Driver’s Package, offerto come optional).
Il consumo di carburante misurato nel ciclo combinato di prova UE è di 9,9 litri per 100 chilometri, il valore di CO2 di 232 grammi per chilometro.
La trasmissione di potenza avviene attraverso un cambio a doppia frizione M a sette rapporti con Drivelogic. Il controllo elettronico assicura una selezione del rapporto ottimizzata a livello di trazione e consente di fare uso della funzione Launch Control per massimizzare l’accelerazione, inoltre della
Low Speed Assistance per incrementare il comfort e della funzione Start/Stop automatico per favorirne l’efficienza.
Nelle accelerazioni particolarmente dinamiche, per esempio all’uscita dalle curve e a condizioni di fondo stradale o meteorologiche critiche, il Differenziale attivo M montato nella sezione posteriore assicura una distribuzione della coppia motrice tra le ruote che ottimizza la trazione. Il bloccaggio delle lamelle a controllo elettronico è collegato in rete con la regolazione della stabilità di guida DSC (Dynamic Stability Control) ed adatta la ripartizione di potenza tra la ruota posteriore destra e quella sinistra con la massima precisione e velocità in base alle condizioni di guida momentanee.