DRIVELIFE EDIZIONE FEBBRAIO 9
TIMELINE, 10’44” *** NISSAN JUKE NISMO, 00’58” – SUBARU FORESTER, 02’28” – SKODA OCTAVIA (2), 02’30” – BMW 640 D XDRIVE, 02’25” – MAZDA 6, 01’04”
UN NOME, UNA CERTEZZA: ADRENALINA IN CIRCOLO
UNA CINQUANTINA DI FA GLI INGEGNERI NISSAN EBBERO UN’IDEA PER RIVITALIZZARE LE VENDITE NEL COMPARTO SPORTIVO: INSERIRE UN MOTORE POTENTE IN UNA ‘TRANQUILLA’ BERLINA GIAPPONESE. DA ALLORA È STATO UN CRESCENDO DI SUCCESSI ED ALLORI
Durata, 0’58’’
Nismo presenta in Europa il primo modello di una nuova serie di vetture stradali: Juke Nismo. Derivato dal mondo delle corse, ottimizzato nelle prestazioni e nella destrezza di manovra: Nismo infonde il suo DNA sportivo nella livrea dell’originale crossover compatto. Il motore è una versione modificata dell’apprezzato turbo benzina 1.6 a iniezione diretta di Nissan.
Sotto il cofano c’è una rivisitazione del sofisticato quattro cilindri benzina 1,6 litri turbocompresso a iniezione diretta DIG-T. Potenza e coppia salgono rispetto alla variante standard del DIG-T, senza tuttavia compromettere emissioni ed efficienza, e passano rispettivamente da 190 CV a 200 CV e da 240 a 250 Nm. Per il modello a trazione integrale con cambio CVT il tempo per lo 0-100 è di 8,2 secondi e la velocità massima 200 km/h. Consuma 7,4 l/100 km nel ciclo combinato ed emette 169 g/km di CO2. In vendita anche in Italia a breve. Prezzo non disponibile perché la Juke Nismo è costruita su misura delle richieste del cliente, così se volete gli interni in pelle leopardata…
Nota: nel video, in attesa della finalizzazione della puntata del 9 Febbraio, la clip prodotta da Nissan Motorsport sulla storia dei modelli Nismo.
IL RAGÙ D’ASINO
COSA C’ENTRA IL RAGÙ D’ASINO CON LA PROVA SU STRADA DELLA SUBARU FORESTER? C’ENTRA, C’ENTRA… ANZI È FONDAMENTALE. È UNA QUESTIONE DI FILOSOFIA DI VITA, ADDIRITTURA
Durata, 2’28’’
VERONA / TEST DRIVE NAZIONALE SUBARU FORESTER – (lr) – La cena che precede il test drive della nuova versione della quattro per quattro giapponese è un momento di grande convivialità. Eccellente scelta del posto dove portare gli ospiti, L’Alcova del Frate (a Verona, da provare assolutamente), perché le proposte della cucina sono inconsuete e di alta qualità. L’oste, Massimo Perna, le sa raccontare ed è difficile resistere alla tentazione di provare piatti fuori dell’ordinario. Ho un approccio alla tavola piuttosto tradizionalista e non mi lascio sedurre dalle proposte ‘alternative’. Così quando Massimo illustrando il menu della cena racconta dei bigoli al ragù d’asino resto un secondo perplesso ma nella frazione di tempo successiva ho già deciso. Assaggio il primo con il ragù d’asino. Come dice Andrew Zimmern (Orrori da gustare) “se vi sembra buono, mangiatelo!”
Ho imparato, in questi anni, che il mondo (della cucina e mica solo quello) è diviso in due: chi prova il nuovo e chi va sul sicuro. Io sono uno di quelli che va sul sicuro ma conosco un paio di persone che hanno il gusto della novità e se c’è qualcosa da assaggiare, loro provano. E mi sembra che siano sempre soddisfatti. E’ una questione di filosofia: il gusto delle scoperte e la sicurezza di non cambiare.
Traslare questo principio dalla cucina alle automobili è fin troppo semplice. C’è chi compra sempre la stessa auto, almeno non ‘schioda’ dalla stessa marca, e chi sceglie con cura l’alternativa, scoprendo che – spesso – è meglio, molto meglio, della solita minestra. Tanto per restare in tema di fuochi, fornelli e piatti.
L’offerta commerciale di SUV ‘intermedi’ è ricca, come il menù di un grande ristorante. C’è la possibilità di andare sul sicuro acquistando un prodotto, magari leader di mercato, ma che lascia poco spazio alla scoperta del nuovo ed uniforma il cliente alla massa e c’è la possibilità di fare un acquisto apparentemente più rischioso perché l’automobile scelta è tanto di nicchia. E scoprire che quest’ultima è molto, molto, meglio della prima. A parità di prezzo, prestazioni, consumi, abitabilità, durata nel tempo. Provare per credere: se avete in mente di comprare una quattro per quattro prendete in considerazione la nuova Subaru Forester, ne sarete entusiasti e meravigliati.
E’ come scoprire quanto sia buono un piatto come i bigoli con il ragù d’asino. Gusto forte che resta a lungo in bocca…
Guidare la Forester è la stessa cosa: la senti robusta, affidabile, pronta nello scatto, sicura nella dinamica di marcia. Il fondo stradale a bassa aderenza ti fa un baffo, la trazione integrale, il cambio CVT, il quattro cilindri boxer infondono la tranquillità della certezza di avere sotto controllo ogni aspetto della guida.
E le soddisfazioni di una guida appagante ti accompagnano a lungo nel tempo perché una Subaru dura una vita. Non è un prodotto ‘consumistico’.
E’ inutile star qui a dire che il sedile di guida è comodo e regolabile secondo la vostra statura: è ovvio. Altrettanto ovvio il fatto che il motore abbia cavalli&coppia adeguati e che i consumi siano stati ridotti rispetto al modello precedente, così come le emissioni. E’ naturale che sia così: quale costruttore proporrebbe un modello nuovo che sia peggiore del precedente? Nessuno!
UN’AUTO DA’FAVOLA’
SE LA PRECEDENTE OCTAVIA ERA UN BRUTTO ANATROCCOLO E PERDEVA QUALCOSA NEL CONFRONTO CON LE SORELLE CON LE QUALI CONDIVIDEVA IL PIANALE, LA TERZA GENERAZIONE HA LA POSSIBILITA’ DI VOLARE DECISAMENTE PIU’ IN ALTO, CON UNO STILE MOLTO RIUSCITO, UNA COSTRUZIONE E UNA DOTAZIONE TECNICA TRA LE MIGLIORI E FORTE DI UN SEMPRE PROVERBIALE RAPPORTO QUALITA’/PREZZO. IL BRUTTO ANATROCCOLO SI E’, ORA, TRASFORMATO IN UN BEL CIGNO.
Durata, 2’30’’
FARO, ALGARVE, PORTOGALLO, TEST DRIVE INTERNAZIONALE SKODA OCTAVIA – (nd) – Fu il primo modello della casa dopo l’acquisizione da parte del gruppo Volkswagen. Derivata in parte dal progetto in comune con Golf, A3 e Leon, dalle quali si differenza per la presenza del terzo volume. Deve il suo nome da una serie di autovetture prodotte dal 1959 al 1971.
A ben vedere, la storia e l’evoluzione della Octavia sembrano essere state concepite dallo scrittore danese Andersen. Se infatti, fin da subito la Škoda fa breccia nell’immaginario collettivo come una marca dall’eccellente rapporto qualità-prezzo, dall’altra, soffre sicuramente, almeno nel Bel Paese, di un immagine né particolarmente sportiva né tantomeno fashion, che la rendono un brutto anatroccolo, almeno se paragonata alle tre sorelle.
L’evoluzione
Con la terza generazione, la Octavia ha compiuto un deciso passo avanti sotto svariati aspetti. Dal punto di vista stilistico, l’immagine è stata profondamene rielaborata rendendola più dinamica e al contempo maggiormente elegante. Il frontale dotato di nuovi gruppi ottici bixeno con luci diurne a led risulta caratterizzato da un cofano dotato di power dome alla cui estremità anteriore spicca il nuovo logo ŠKODA con la Freccia Alata cromata realizzata su un fondo nero opaco.
La linea “tornado” allunga idealmente la vettura, evidenziandone il profilo da coupé e la sportività. Sempre sulla fiancata un nuovo elemento stilistico è costituito dalla cosiddetta “pinna” che definisce in modo netto il design dei cristalli laterali. “Con questo accorgimento, la Octavia acquisisce ancora più dinamicità e diventa inconfondibile anche lateralmente” osserva Kabaň. Al posteriore troviamo i gruppi ottici a forma di C caratteristica comune di tutte le vetture del marchio ceco.
Gli interni colpiscono per abbondanza di spazio, capacità di carico, di ben 590 litri (è la migliore del segmento) ed eleganza. Molto belli i rivestimenti in pelle e Alcantara dei sedili, così come il volante. Finalmente non si ha più l’impressione di essere su un modello “economico”, anzi.
La costruzione con materiali leggeri e il design avanzato della carrozzeria hanno permesso di ridurre il peso fino a 102 kg. Ovviamente questo alleggerimento migliora considerevolmente sia le prestazioni che la guidabilità.
Al volante della Octavia si apprezza la grande tenuta di strada anche in condizioni non ottimali di asfalto e la coerenza tra avantreno e retrotreno, che garantiscono un ottimo feeling di guida anche a velocità sostenute
I motori
Per le unità a benzina le cilindrate sono 1.2, 1.4 e 1.8 litri TSI con potenze da 86 fino a 180CV. I diesel sono disponibili nelle cilindrate di 1.6 e 2.0 TDI con potenze da 90 a 150CV. Tutti disponibili con cambio manuale o in alternativa con il cambio automatico DSG a doppia frizione. Noi abbiamo apprezzato molto il 1.6 TDI 105cv per la sua economicità e il 1.8 TSI 180cv per la sua progressione, la grande silenziosità ed elasticità.
La Škoda è inoltre dotata di molti sistemi di sicurezza che migliorano il comfort di guida e la sicurezza, tra i quali, il rilevamento della distanza dal veicolo antistante mediante sensori e funzione di frenata automatica, il dispositivo di assistenza per il mantenimento di corsia, il riconoscimento della stanchezza del conducente, il sistema di frenata anti collisione multipla, l’assistenza al parcheggio, il riconoscimento della segnaletica stradale e la selezione della modalità di guida.
Se la precedente Octavia era un brutto anatroccolo e perdeva qualcosa nel confronto con le sorelle con le quali condivideva il pianale, la terza generazione ha la possibilità di volare decisamente più in alto, con uno stile molto riuscito, una costruzione e una dotazione tecnica tra le migliori e forte di un sempre proverbiale rapporto qualità-prezzo. Il brutto anatroccolo si è, ora, trasformato in un bel cigno.
REAZIONE FULMINEA
A DIFFERENZA DEI SISTEMI TRADIZIONALI DI TRAZIONE INTEGRALE, BMW xDrive RICONOSCE E VALUTA TUTTE LE SITUAZIONI DI GUIDA COSÌ DA ESEGUIRE L’INTERVENTO DI REGOLAZIONE ADATTO
Durata, 2’25’’
di Federico Di Lernia
BMW amplia la propria gamma di modelli BMW Serie 6 con una nuova variante della Coupé e della Cabrio. La primavera 2012 marca l’esordio della BMW 640d xDrive Coupé e Cabrio. Insieme al motore diesel sei cilindri in linea con tecnologia BMW TwinPower Turbo il sistema di trazione integrale intelligente introdotto per la prima volta nella BMW Serie 6 assicura un piacere di guida nuovamente incrementato. La combinazione di un motore diesel con la trazione integrale xDrive, disponibile anche per la BMW 640d xDrive Cabrio, costituisce un’offerta unica nel segmento della BMW Serie 6.
La nuova BMW 640d xDrive Coupé accelera da 0 a 100 km/h in solo 5,2 secondi. Grazie alla tecnologia BMW TwinPower Turbo, il propulsore diesel da 230 kW/313 CV si distingue per un rendimento eccellente che determina, insieme al cambio automatico sportivo a otto rapporti di serie, dei valori di consumo di carburante e delle emissioni esemplari. La coppia motrice generata dal motore viene ripartita da xDrive in modo variabile e preciso tra le ruote anteriori e le ruote posteriori. Il controllo elettronico del sistema collegato in rete con la regolazione della stabilità di guida DSC (Dynamic Stability Control) assicura il massimo livello di sicurezza, la migliore maneggevolezza e un’erogazione ottimale della potenza a tutte le condizioni meteorologiche e stradali. Il consumo medio di carburante della BMW 640d xDrive Coupé varia tra i 5,7 e i 5,8 litri per 100 chilometri (valori rilevati nell’ambito del ciclo di prova UE, a seconda della misura dei pneumatici preferita). I rispettivi valori di CO2 sono di 149 – 153 grammi per chilometro.
A differenza dei sistemi tradizionali di trazione integrale, BMW xDrive a controllo elettronico non contribuisce solo a ottimizzare la trazione sugli sfondi scivolosi, ma anche ad incrementare il dinamismo di guida nelle curve. Grazie al collegamento in rete del sistema di trazione integrale e della regolazione della stabilità di guida DSC (Dynamic Stability Control) nell’Integrated Chassis Management (ICM), vengono riconosciute e valutate tutte le situazioni di guida, così da eseguire in tempo l’intervento di regolazione adatto. Questo viene attuato solo da xDrive oppure in combinazione con il DSC o con il Performance Control. La ripartizione della potenza viene modificata con rapidità e precisione, così che anche nelle curve percorse con elevato dinamismo il tipico handling di una BMW è assicurato in ogni momento.
QUESTIONE DI RAPPORTI
E’ TUTTA UNA QUESTIONE DI RAPPORTI. E’ QUESTO LO SPIRITO DELLA NUOVA MAZDA 6, UNA VETTURA COSTRUITA PER ESSERE IN SIMBIOSI COL GUIDATORE E IN ARMONIA CON LA STRADA. UNA VETTURA CHE CHIEDE DI ESSERE GUIDATA FIN DAL PRIMO SGUARDO
Durata, 1’04’’
L’ambizioso obiettivo è quello di levare clienti alle premium consacrate. Fiaschetti, neo amministratore delegato di Mazda Italia, dice che la scelta di un acquisto per questo tipo di automobile è fatta per oltre la metà dei clienti in base al design della macchina, poi per la qualità del prodotto, ed infine, per il prezzo. Se è vero quello che Fiaschetti dice la nuova Mazda 6 ha tutte le carte in regola per sbancare il mercato. E’ bella, è filante, è seducente.
Mazda 6, nuova generazione, è disponibile nelle versioni berlina e wagon, con motori da 165 a 192 cavalli e cilindrate di due e due-virgola-cinque litri, benzina, e di due-virgola-due litri Diesel e potenze da 150 a 175 cavalli.
Ma allora, sorge spontanea la domanda…
Perché si vedono così poche Mazda circolare in strada? Hanno forse paura di venderle?
Eppure di questi tempi, con la crisi che stringe alla gola clienti e concessionari, con quel prezzo… 29.750 euro, berlina o wagon alla stessa cifra… ci sarebbe da far la fila per averla….
(Nicoletta Triggiani)