DRIVELIFE EDIZIONE DICEMBRE 15

PORSCHE CAYMAN / CAYMAN S - @ drivelife.it magazine on line

PORSCHE CAYMAN / CAYMAN S – @ drivelife.it magazine on line

TIMELINE 12’47” – PORSCHE CAYMAN-S, 1’47” – BMW XDRIVE, 2’14” – VOLVO V40 CROSS COUNTRY, 3’00” – VOLKSWAGEN BEETLE CABRIO, 0’ 45” – SMART, LA 4 POSTI, 2’03” – BMW SCIABILE, 1’36”

 

Carattere impetuoso

 

ARRIVA IN ITALIA IL 2 MARZO

PREZZO DA 63.310 PER LA VERSIONE “S”

PORSCHE/CAYMAN, CAYMAN S

– Durata, 1’47’’

– Testo speaker 
REDAZIONE – (Federico Di Lernia) – articolo. – Lasciate perdere la clip che per quanto divertente non rende giustizia al modello che racconta. Vi anticipo la fine, così vi mettete l’anima in pace. Il tipo che guida la Cayman S è un astronomo. O quanto meno un facoltoso appassionato di astronomia dato che può permettersi non solo la Cayman (di questi tempi) ma addirittura un osservatorio astronomico ‘personale’. La storia racconta la nuova Cayman S presentata al salone di Los Angeles di fine novembre.

Il lancio sul mercato europeo della nuova generazione Cayman è previsto per il 2 marzo 2013.

Il prezzo base in Italia è di 53.075,00 Euro per la Cayman e di 66.310,00 Euro per la Cayman S (inclusa IVA al 21%). L’osservatorio astronomico, come potete immaginare, non è compreso.

La fiche della Cayman rende evidente il carattere impetuoso e possente della più bella ed anticonvenzionale delle Porsche, rispetto alla 911, si intende.

L’architettura è stata modificata, ora il passo è più lungo e gli sbalzi ridotti con le ruote in posizione ancora più esterna. I cerchi hanno maggiori dimensioni, fino a 19 pollici.

Le carreggiate sono più larghe e l’impronta a terra ampia migliora la dinamica di marcia. Il nuovo progetto ha reso più leggera la Cayman con risultati migliori del 15% per i consumi. I modelli a disposizione degli ‘astrofili’ sono due: la Cayman e la Cayman S. E’ quest’ultima che brilla come una supernova: accelerazione fulminea, 4,7 secondi da 0 a 100 Km/h e velocità massima a 283 Km/h. Il motore è il classico sei cilindri Porsche di 3,4 litri con 325CV e cambio manuale. Il PDK è un accessorio che si paga a parte, ma forse ne vale la pena perché con il doppia frizione le performance sono ad altissimo livello. Per contro i consumi sono ad 8,8 litri per cento chilometri secondo il ciclo europeo. Citazione doverosa ma detta con la consapevolezza che è il piede a far la differenza e che quel numero lì del ciclo europeo è molto, MOLTO, teorico.

La Cayman ‘standard’ è un tantino meno performante. Intanto il motore è il sei cilindri di 2,7 litri con la potenza di 275CV. Accelerazione in 5,4 secondi, comunque non è poco!, e velocità massima a 266 Km/h. Consumi contenuti ad 8,2 litri per cento chilometri.

Lo stile della nuova Cayman mette in evidenza il carattere aggressivo del modello con il nuovo frontale: qui spiccano due enormi, voraci, prese d’aria con il bordo d’attacco esterno ancora più largo. La linea della fiancata ricalca la tradizione del modello che invece presenta sul volume posteriore sensibili differenze con il nuovo disegno del portellone, in alluminio, e la diversa configurazione dello spoiler estraibile.

 

Non siamo finlandesi

 

MA CON LA TRAZIONE XDRIVE SCOMPAIONO ANSIE E PAURE

DELLA GUIDA D’INVERNO

BMW XDRIVE

– Durata, 2’14’’

– Testo speaker 
SALICE D’ULZIO / BMW XDRIVE – L’inverno è alle porte, il calendario che se ne infischia della meteorologia reale di questi giorni, ci ricorda che il 21 dicembre inizia la stagione più lunga e rigida dell’anno. Se quei bravi signori che ci governano faranno chiarezza sulla storia gomme&catene, qualora dovessero essere abolite le seconde, è evidente che avere un’auto con la trazione su quattro ruote, in aggiunta ad un pneumatico ‘winter’, sarà un gran bel vantaggio per circolare su strade ‘wet’, ghiacciate e innevate. E non solo per andare a sciare, che visti i chiari di luna… siamo stati a Salice d’Ulzio per guidare le BMW equipaggiate con il sistema di trazione XDrive…

 

Domanda fuori campo

Intervento Alessandro TOFFANIN

La trazione integrale intelligente BMW xDrive garantisce stabilità ottimizzata, trazione massima e aumento considerevole della sportività. Il controllo elettronico della distribuzione della potenza tra ruote anteriori e posteriori garantisce inoltre caratteristiche superiori di maneggevolezza anche con condizioni atmosferiche e stradali sfavorevoli, oltre al massimo livello di precisione e agilità quando si prendono le curve ad alta velocità. Per la prima volta, questo sistema è disponibile anche per la BMW Serie 1.

La trazione xDrive viene ora proposta anche nelle due varianti a 3 e 5 porte della BMW Serie 1. Nella BMW 120d xDrive, il sistema distribuisce la potenza di un motore diesel a 4 cilindri da 135 kW/184 CV tra le ruote anteriori e posteriori.

Questa interazione facilita l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi e il raggiungimento della velocità massima di 225 km/h. Il consumo medio di carburante della BMW 120d xDrive è compreso tra 4,7 e 4,8 litri ogni 100 km e il livello di emissione di CO2 oscilla tra 123 e 126 grammi per km (valori basati sul ciclo di prova EU, a seconda delle dimensioni degli pneumatici).

Il sistema di trazione integrale è parte integrante di una combinazione di particolare successo nella prima automobile della gamma del segmento compact BMW M Performance.

L’interazione tra la trazione xDrive e il motore benzina a 6 cilindri in linea da 235 kW/320 CV montato sulla BMW M135i xDrive garantisce performance eccezionali in termini di dinamismo, trazione e stabilità. La BMW M135i xDrive, che viene proposta di serie con cambio automatico a otto velocità, scatta da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi. Il limite di velocità massima è impostato elettronicamente a 250 km/h. Questo modello associa sportività e maneggevolezza superiori, con un consumo medio di carburante di 7,8 litri/100 km e un livello di emissione di CO2 di 182 grammi per km, come da ciclo di prova EU. (Nicoletta Triggiani)

 

Sarà vera Cross Country?

 

LA VOLVO V40 È ORA DISPONIBILE NELL’ALLESTIMENTO CON LA TRAZIONE INTEGRALE *

CON IL MOTORE D2 LE EMISSIONI SONO A 99gr/km

VOLVO V40 CROSS COUNTRY

– Durata, 3’00’’

– Testo speaker 
REDAZIONE – I più faziosi sono quelli che guidano Mercedes. Forse perché non hanno mai guidato una Volvo e sono invidiosi del fascino, della eleganza, dello stile essenziale della nuova Volvo V40. Caratteristiche che quelli di Stoccarda offrono sulle più costose automobili in listino e che, pertanto, non sono appannaggio di tutti. Una classifica che ho potuto redigere leggendo i commenti on line nei blog e nei social ai modelli della serie 40 presentata nei mesi scorsi, dopo l’estate. Criticano l’essenzialità del design, non capiscono “un’acca” della maestria scandinava sul tema, e lanciano anatemi di scarsa qualità – per esempio – sugli interni. Belli, invece, quelli ridondanti e barocchi di Mercedes! De gustibus… si riconsolassero con le loro convinzioni.

Non volevo perdere l’occasione di una ‘stoccata’ a Mercedes, sono di parte anche io. Forse perché ho guidato tante Volvo, ma… altrettante Mercedes. Pregi e difetti di una e dell’altra mi sono ben noti.

Anche con questa clip ci raccontano una storiella, in qualche modo simile a quella dell’astronomo di Porsche. Per lo meno: il motivo conduttore delle due è la qualità di vita e la dinamica di marcia che puoi avere se compri uno dei loro prodotti.

In questa “Joe” – a quanto pare uno stressatissimo manager – trova la sua dimensione di serenità dopo qualche chilometro con una V40 Cross Country. Facciamo finta di crederci, se il tizio riesce a trovare equilibrio dentro l’abitacolo di un’auto… be’ forse, qualche problema lo ha e non sarà sufficiente una Cross Country per risolverlo.

Ecco, Cross Country. E’ il nome della prima, e più importante dal punto di vista commerciale, declinazione della V40. Un nome di grande tradizione in Volvo che ha identificato alcune versioni della V70, la serie costruttiva nata sulla tecnica della 850. Telaio rialzato, trazione integrale, motori benzina e gasolio. Guidare per credere: nessun’altra automobile è capace di offrire un complesso di emozioni e performance come una Cross Country. E’ veloce, il D5 porta un’ottima dotazione di cavalli. E’ versatile, la usi in città e se proprio vuoi anche sugli sterrati in cerca di emozioni durante la gita fuori porta.

E’ funzionale: dagli sci alle sacche per le vele fino, al Pastore Fonnese, nel suo bagagliaio ci sta tutto. E’ sicura, di questo in Volvo hanno fatto ‘mission’ e successo commerciale in tutto il mondo. Sono i portabandiera della sicurezza, attiva e passiva.

Ecco, in sintesi, questi sono i valori di Volvo Cross Country.

Poi, per un certo periodo di tempo – e non si capisce perché – gli svedesi hanno abbandonato quel nome. Mentre, ad esempio, ad Ingolstadt, quelli di Audi continuavano a mietere successi con la A6 allroad, altro nome fortunato ed identificativo dell’unica, vera, competitor di Cross Country.

Come fulminati sulla “via di Damasco”, a Goteborg tutto ad un tratto si sono accorti della potenza e del valore di quel nome, Cross Country. Ecco dunque la nuova Cross Country con lo stile della V40. Riuscirà a convincere gli integralisti della marca che si tratti davvero di una Cross Country e non di un’abile e gradevole attività commerciale?

I presupposti sembra ci siano tutti: lo stile c’è. La V40 è un perfetto equilibrio di forme, colpisce al cuore, la tecnica pure. Un’offerta di motori dall’economico D2 al performante T5 devi solo decidere quanto vuoi, o puoi, spendere e consumare carburante. Il telaio rialzato c’è, la trazione quattro per quattro pure. Anche se, ahi ahi… è disponibile solo con la ‘preziosa’ T5. In realtà la V40 ha tanti di quegli accessori per la sicurezza della dinamica di marcia che non hai proprio bisogno della quattro per quattro.

Infine, la sicurezza anche. Dal City Safety che ti salva il paraurti se ti volti a guardare la minigonna di turno al Pedestrian Detection & Airbag che salva la vita, o le gambe, al povero malcapitato che decide di attraversarti la strada mentre guidi la tua fiammante V40 Cross Country, magari alla frenetica ricerca di un parcheggio.

Quest’ultimo dispositivo è, oggi, un primato mondiale. Nessun’altra automobile lo offre nel pacchetto sicurezza. La combinazione dei due sistemi, City Safety e Pedestrian Airbag, è una di quelle feature tecniche che una volta apprezzate ti fanno passar la voglia di cambiare marca. (Nicoletta Triggiani)

Per l’elenco completo delle dotazioni puoi leggere tutto sul nostro magazine on line.

*Solo con la versione V40 T5

 

A Bologna resi noti i prezzi

 

23.800 EURO PER LA VERSIONE 1.2 TSI CON 105 CV

32.600 EURO PER LA VERSIONE 2.0 TDI DSG CON 140 CV

VOLKSWAGEN BEETLE CABRIO

– Durata, 0’48’’

– Testo speaker 
REDAZIONE – (Federico Di Lernia) – articolo. – La Volkswagen presenta il Maggiolino Cabriolet in anteprima mondiale al Salone di Los Angeles. Dopo il primissimo Maggiolino Cabriolet e la New Beetle Cabriolet nasce la terza generazione di un mito automobilistico internazionale. Il Maggiolino Cabriolet è diventato più grande. Ma non solo. Ora è anche più potente, più sportivo e più parco nei consumi. Inoltre è più lungo, più largo e ha un andamento del tetto più piatto con proporzioni più dinamiche. Accanto a prestazioni su strada e consumi, un altro dato che conta per una cabriolet è quello relativo al tempo impiegato per aprirsi: sul Maggiolino, la capote ad azionamento elettro idraulico, di serie, si apre in soli 9,5 secondi, anche a vettura in movimento fino a una velocità di 50 km/h (31 mph), ripiegandosi dietro i sedili posteriori per garantire una visibilità posteriore ottimale. Per la chiusura, il tetto in tessuto del Maggiolino Cabriolet impiega 11 secondi. Il secondo e mezzo in più è sfruttato dal sistema elettroidraulico per fissare automaticamente il tetto al telaio del parabrezza.

(FONTE: VOLKSWAGEN GROUP ITALIA)

 

Con lei non vado più al cinema

 

smart MOSTRA AGLI ITALIANI LA PRIMA SUC, SPORT UTILITY COUPÈ

È UNA DUE POSTI CON TANTO BAGAGLIAIO E TRAZIONE ELETTICA

SI RICARICA DALLA PRESA DI CASA

smart

– Durata, 2’03’’

– Testo speaker 
ROMA – E’ Roma, come tante altre grandi città, l’ambiente nel quale smart vive e prospera.

Potremmo essere indotti a pensare che l’abbiano progettata apposta per la Capitale se non fosse che la due posti tedesca, la cui paternità è di Nicolas Hayek, l’inventore dello Swatch, è apprezzata anche fuori del Grande Raccordo Anulare, ad esempio fra le Tangenziali di Milano…

E’ una due posti un po’ costosa, ma la macchina è pur sempre con maternità Mercedes. In fin dei conti con tredicimila euro per due posti, vorrei vedere che non fosse così.

La gamma completa di smart, dalla elettrica a quella a gasolio è stata esposta nei giorni scorsi al Motor Show di Bologna dove Stoccarda è scesa in gran forze per promuovere tutti i suoi modelli. E supportare, tra le poche aziende che l’han fatto, il più bel salone italiano che, colpa della crisi, ha visto più assenti che partecipanti.

E per celebrare con deferenza l’appuntamento pre natalizio della città del dottor Balanzone hanno portato, visto che tanto era in Italia per girare uno shooting nella Capitale, niente di meno che il prototipo visto a Parigi.

E’ la SUC, Sports Utility Coupé, nome di prodotto smart forstars. Una due posti con tanto spazio a bordo, dal quale deriva la classificazione sport utility, e mossa da un motore elettrico da 60 Kw, poco più di ottanta cavalli. Ricaricabile da una semplice presa domestica, come la Citroen C.Zero o la Peugeot ION, ha tra le sue particolarità un accessorio speciale: un proiettore integrato che sarà utilissimo per guardarsi il film preferito in qualche parcheggio della Capitale. (Nicoletta Triggiani)

 

BMW “Sciabile”

 

SONO DIECI ANNI CHE L’INIZIATIVA DI UNA SCUOLA DI SCI DI SALICE D’ULZIO PERMETTE DI PROVARE L’EMOZIONE DELLO SCI

ANCHE A CHI HA UN HANDICAP FISICO

BMW “SCIABILE”

– Durata, 1’36’’

– Testo speaker 
SALICE D’ULZIO / BMW XDRIVE – (lr) – articolo. – Nessuna introduzione:

Domanda fuori campo

Intervento Alessandro TOFFANIN

 

 

GALLERY NOVITA’ IN ONDA CON DRIVELIFE DEL 15 DICEMBRE

 

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