SUBARU FORESTER LINEARTRONIC

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

Il colore, quel colore bordeaux, è stata la croce e la delizia di questo set fotografico. Come da copione non sono molto contento del risultato. Avrei voluto qualcosa di più coinvolgente, di più forte impatto di colore ed ambiente. Magari con situazioni più estreme.

Anche se, bisogna affermare, che Piazza di Spagna e la “Barcaccia”, a Roma, di domenica mattina alle cinque, è un set abbastanza estremo. Ed anche delicato. Mi (ci) aspettavo(mo) almeno una pattuglia di “pizzardoni”, invece, nessuno. Oddio un’Ombra s’è manifestata. Discreta, quasi insignificante. Ma aveva un auricolare. L’Ombra ed il suo proprietario mi sono passati vicino, molto vicino. Ero intento a fotografare e non li ho visti arrivare. Non avevo la radio ed il “socio” che guidava la Subaru non mi ha potuto avvertire. Me li sono trovati ad un tiro di schiaffo dalla faccia. Se avessero voluto… mi sarei trovato con un paio di braccialetti senza neanche accorgermi. Ma “loro” hanno capito che ero (eravamo) lì senza velleità terroristiche e così si sono messi all’angolo tra la piazza e Via Condotti ad osservare la scena, illuminati dal lampione e dalla Luna, pienissima, astronomicamente parlando. Poi si sono rotti le palle e sono andati via. Dove non lo so. Da quelle parti, oltre alla “Barcaccia”, gli obiettivi sensibili sono molti, ad esempio l’ambasciata di Spagna. Ora che ci penso, mentre a distanza di una settimana scrivo, non c’era neanche la Defender dell’Esercito Italiano. Tutti a dormire?, meno “lui” e la sua Ombra?
Il set Bridge, quello del ponte, in qualche modo si avvicina ad uno scatto ideale, ma non è che le campate dell’autostrada per l’aeroporto di Fiumicino siano un ambiente esclusivo. Nelle prossime settimane sarà presentata la Levorg. Spero me la diano di un bel colore. I presupposti, secondo il nuovo pensiero dominante, sembra ci siano.
SUBARU FORESTER LINEARTRONIC AWD ©lucaromanopix
SUBARU FORESTER LINEARTRONIC AWD ©lucaromanopix

SUBARU STi, “storyteller”

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SUBARU STi ©lucaromanopix
SUBARU STi ©lucaromanopix

L’americanino non si addice alla guida. Lui ne è consapevole.
Ma il sapore amarognolo, ed il suadente colore ambrato di quel perfido cocktail, hanno vinto sul suo senso di responsabilità al volante.

Il vero motivo per cui ha ceduto alla lusinga è che sa di non dover guidare prima di domani a mezzogiorno. Quando sarà sul set del corto dedicato alla STi.

La sua parte è semplice, deve essere se stesso.

Luigi di Automobili ed asfalto, cordoli e box, ne capisce parecchio.

Una bella carriera sportiva, un ricco palmares. Ora questo impegno di mostrarsi al volante della Subaru STi. E’ un tipo che non ama i riflettori, non ha bisogno di “visibilità”.

Però, però, l’idea di guidare la STi lo diverte. Un’automobile accreditata di grandi prestazioni, di accelerazioni fulminee.

Ma così son bravi tutti. Basta schiacciare il destro. E poi c’è il fatto, non secondario, di dare un’altra bella lezione a “parmigianino”*.

E’ più interessato ad apprezzarne le doti di handling, come dicono i gentlemen driver.

Stabilità, trasferimento dei carichi, rollio e beccheggio. Allineamento in frenata.

Insomma quelle condizioni che se non sono “sincere” rischiano di metterti in un bel guaio.

Soprattutto quando la cavalleria in gioco è potente.

E qui, con STi, siamo ad oltre trecento.

L’ultima versione della Subaru STi alla potenza affianca tanta coppia, ed elettronica per il controllo della dinamica di marcia.

Con un commander ed un selettore, subito dietro la leva del cambio (a sei marce) è possibile regolare la curva di coppia e la sua distribuzione sugli assi. La trazione, quattro per quattro, si può spostare più all’avantreno oppure privilegiare il retrotreno.

Così il divertimento, nel rispetto del Codice della Strada (Luigi, non lo “storyteller”) è assicurato. (luca romano)

Fotografie, ©lucaromanopix – Galleria, clic sulla freccia lato foto per sfogliare il book fotografico.

*Parmigianino: soprannome affibbiato da Luigi allo storyteller in occasione di un test drive al volante di una Honda Accord. Con pretese sportive. La Honda ed il “Parmigianino”.

 

Sono diciassette: porta sfiga. Ma – per scaramanzia – ne ho già pronte altre. 😉