SUBARU XV – SICILIA, SIRACUSA, ISOLA DI ORTIGIA, NOTO.
EPISODIO GELSOMINO DUE
©lucaromanopix
In TV con drivelife dal 20 maggio fino al prossimo episodio.

EPISODIO GELSOMINO DUE

LA STORIA

SUBARU XV – 04’ 21” + SIGLE

IL LIBRO – EPISODIO GELSOMINO DUE – La sua anima è irrequieta.

Qualcuno scrisse che per placarla “Lui” avesse bisogno di una scarica di adrenalina quotidiana.

Quel tizio aveva ragione, “Lui” è affamato di emozioni.

Quel tizio, l’Americano, aveva ragione anche per un altro motivo. 

Quando sentenziò, senza mezzi termini, e con due concetti essenziali, definì chi quel giorno si palesò per un saluto prima del viaggio verso Sud.

In perfetto stile di Biker.

Un viaggio verso Sud con l’Americano per andare a vedere strade, alberghi, luoghi e persone proprio a Siracusa, proprio all’Ortigia.

Quelle strade gli sono familiari, così percorrerle ora con la Subaru XV, il modello entry level della gamma giapponese per eccellenza, gli procura quelle scariche adrenaliniche di cui ha bisogno, come del respiro, come del pane quotidiano.

Nell’antefatto di questo viaggio qualcuno potrebbe testimoniare che “Lui” non aveva voglia di scendere fin laggiù. 

Non aveva voglia di vedere di nuovo quelle terre che quasi venti anni prima lo avevano accolto con l’anima euforica di chi stava vivendo un periodo di tumulti emotivi a volte violenti a volte di profonda malinconia ma con la gioia di chi s’affaccia a mondi nuovi.

E con delle chiavi di casa già cedute.

Non solo di casa.

Non aveva voglia di rivivere quei tumulti che lo portarono a scrivere parole cariche di felicità e che disegnavano uno scenario luminoso, ricco dei colori caldi che avvolgono i pensieri di chi crede d’aver… e qui la finiamo.

IL LIBRO – IN TV – EPISODIO GELSOMINO (2) – L’Ortigia della primavera dell’anno del virus, lo accoglie con una di quelle giornate di vento teso e fresco che spiana il mare, con quella luce che accende la pietra dei palazzi dell’isola di Siracusa.

Profumi e rumori, quei profumi e rumori delle strade del Sud, ricche di vita destano in “Lui” un’anima nuova. 

Sente qualcosa nell’aria che gli infonde vitalità. 

Sarà la vicinanza del Ghezzi, un cazzaro (BIP) di prima forza, con quella minchiata (BIP) dell’indice destro alla fronte e quella rotazione oraria-antioraria, che sta a dire… 

Ma hai capito con chi hai a che fare?  

M’hai guardato bene in faccia?

La scarsa predisposizione al borbonico viaggio l’aveva già abbandonato al casello di ingresso della Roma Napoli. 

Gli scenari disegnati nelle conversazioni dei primi chilometri lo avevano interessato, incuriosito. 

C’era, ci sarebbe stato, da imparare qualcosa, conoscere posti preclusi ai comuni mortali, certi giardini segreti di Noto, per esempio, altre, nuove, persone che dietro l’apparenza celano profili di caratteri forti, determinati. 

Gente da ammirare, come scoprì dopo. 

Intanto c’era da gustarsi ‘sti ottocento chilometri di un’autostrada, la A3, finalmente tutta per “Lui” e la sua piccola Subaru XV senza domingheri a rompere i coglioni con il sorpasso, senza freccia, all’ultimo minuto. 

INIZIO NON IN TV

Una pratica, questa, che gli fa sempre saltare i nervi e lo induce a sfiorare il paraurti posteriore dell’idiota che la applica, inconsapevole che il sopraggiungente è uno che ti “bussa dietro” per chiedere strada. 

Non fa i fari “Lui”. 

Ti bussa. 

Così ti levi dai coglioni. 

E capisci che stai a fa’ una cazzata.

Mo’UnSePo’Fa’, c’è un passeggero.

E poi c’era ‘sta storia del libro, “Il bianco gelsomino”. 

FINE NON IN TV

Una storia intrigante, resa ancor più intrigante dal fatto che sin dalla prima pagina “Lui”, uno da indice alla fronte, aveva capito parecchie cose. 

Intrigante la costruzione dei personaggi, certi fantasmi del passato, sogno e realtà che si confondono. 

Desideri nascosti nelle pieghe della narrativa. 

Ricordi e figure che si sdoppiano, appaiono, spariscono, ritornano. 

Attesa, speranza. 

Sogno, infine realtà. 

Imprendibile.

Attori giovani, ragazze e ragazzi con il desiderio di conoscere il lavoro vero davanti ad un obiettivo e sentire con il cuore in gola “ciak, si gira!” 

Anche una sfida.

Rendere questo in immagini sarebbe stato molto interessante. 

Il Ghezzi lo avrebbe portato dentro il libro con le sue idee ben chiare di come trasferire in immagini quelle parole del libro dal titolo candido. 

Ecco questo sarebbe stato molto interessante, anche divertente, avendo, “Lui”, avuto un brief sulle situazioni siracusane.
Base a Plemmirio, set ad Ortigia, set a Noto.

La Subaru XV sfila veloce sull’asfalto. 

Gli occhi di “Lui” non sono sulla strumentazione, guardano le strade, i dintorni, affamato di guardare, vedere ed – anche – trovare i posti giusti dove fotografare la prua celestina.

Ma qui è facile.

Anche nel contraddittorio presenza umana e paesaggio la Sicilia è una meraviglia.

DRIVELIFE IN TV DAL 20 MAGGIO / ©lucaromanopix

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LA PUNTATA, il prequel,
EPISODIO GELSOMINO UNO

SUBARU XV – SICILIA, SIRACUSA, ISOLA DI ORTIGIA, NOTO.
EPISODIO GELSOMINO
©lucaromanopix
In TV con drivelife dal 23 aprile fino al prossimo episodio:
TRA ARANCINI E FANTASMI.


Ed un incalcolabile numero di GB di girato.

Sono numeri esaGGGerati.

Vero che ci sono in mezzo anche soggetti diversi – 😉 – dai fari della XV,
serve tempo per una adeguata post produzione.

LA STORIA

SUBARU XV – 03’ 10” + SIGLE

IL LIBRO – EPISODIO GELSOMINO – L’anima borbonica è sempre stata, con superba modestia, nascosta e rivelata solo a quelle persone, poche, che hanno in “Lui” scatenato emozioni. 

Nascoste anche queste da una maschera di gesso che La Bionda del passato gli ha attribuito.

Il Regno delle Due Sicilie, storia, politica, società, non gli interessa più di tanto ora, scendere in quei territori è un viaggio che affronta con la gioia nel cuore. 

Sono sempre chilometri leggeri, oggi ancor di più. 

Occhi nuovi guardano la infinita striscia grigia mentre la prua azzurrina fende con aerodinamica efficacia l’aria fredda del pomeriggio di primavera. 

Catania e la cugina Rosemarie, Messina e la Bionda, Ragusa Ibla e la Lavandina Francese, Siracusa, Marzamemi, Vendicari, Trapani e Marsala, il Kempinski, Enna ed Agrigento. 

Gela, Priolo, due orribili, moderne, contraddizioni alla vocazione di cultura, architettura, paesaggio, storia, arte, di un’isola che ti entra nel cuore non appena scendi dal traghetto. 

Questo, un mezzo, sì di trasporto ma non solo meccanico, fisico. 

Un traghetto per lasciare alle spalle una vita ed entrare in un’altra dimensione di pensiero, cuore, anima.

Quell’anima borbonica è, ora, all’Ortigia (al Plemmirio), in tumulto. 

“Lui” è giù per girare un corto, si è preso una vacanza, non vuole pensare ad Osiraq ed alle trame dei traffici internazionali dell’uranio per l’impianto nucleare. 

Ne ha bisogno, deve staccare da una routine di sangue che nei due anni e mezzo ha segnato la sua attività nascosta. Arancini e paste di mandorla saranno il suo pensiero di ogni giorno. 

Il colore della prua è inedito, una novità del 2021. 

Si chiama Cool Grey (LIGHT, verifica) ed alcuni aggiornamenti di meccanica sono stati applicati a questa ultima versione della Subaru XV. 

Quella prua azzurrina a “Lui” è nota, l’aggiornamento di stile è per il design del frontale ed altri dettagli ma la dinamica di marcia è la stessa, entusiasmante. 

Una posizione di guida dominante, a “Lui” piace guidare basso, il corpo vettura è però quello di un SUV così il quadro della strada è sotto controllo in ogni istante. 

Non serve più di tanto, della A3 conosce ogni dettaglio ed in quel giorno festivo-post-festivo non circola nessuno. 

Ti puoi fermare in mezzo alla carreggiata e fare, indisturbato, merenda. 

Magari con qualche clic coraggioso a fine spuntino. 

A “Lui” la faccia tosta non manca, ne sarebbe capace. 

Tanto di polizia&affini neanche un ombra.

L’abitacolo con le finiture arancioni è la culla di otto ore di viaggio, il touch-screen al centro della plancia replica grazie ad Apple Car Play la sua musica preferita, questa volta davvero in sottofondo perché in fianco c’è il regista Ghezzi e con lui bisogna capire che cosa si deve fare tra Siracusa ed Isola di Ortigia. 

DRIVELIFE IN TV DAL 23 APRILE / ©lucaromanopix

NON IN TV

E’ un impegno al quale “Lui” tiene in modo particolare, quando si tratta di aiutare un amico per qualcosa “Lui” è sempre pronto, tutto il resto non conta.

Il cruise control mantiene l’auto ad una velocità, per una volta tanto, decorosa: 130 km/h costante. 

L’indicatore dell’efficienza di consumo stabile sul verde, vuol dire che sto guidando tranquillo, bene. Il consumo per cento chilometri sfiora i quattro litri per cento chilometri, un valore da primato considerando il motore mille-e-sei termico e la trazione integrale, come per ogni Subaru, sempre in presa.

Sì, c’è la BRZ, trazione posteriore ma che c’entra… quella nasce per il drift.

Questa è la prima puntata di drivelife con l’Episodio “Gelsomino”. Altre due, forse tre, seguiranno nelle prossime edizioni della rubrica. Riprendendo le parole di un post su FB, non so dove la vita mi condurrà. Non ha importanza. Sono certo che, come sempre, avrò la fortuna di incontrare persone splendide. I luoghi, come Siracusa e l’Ortigia, Noto, il Plemmirio, son belli ma senza di loro, senza le nuove amicizie non sarebbero stati la stessa cosa. Il mio ringraziamento sia per Marzia, Francesco ed Adriano. E Rebecca che, paziente, ha “pilotato” la D4 con maestria.

Infine, Simone, alla prima esperienza di camera car, un ruolo vitale per il DOP che non deve cadere dalla vettura mentre lui schiva i tombini e svicola nel traffico.


Hanno accolto la richiesta di girare questa produzione con lo spirito e l’amicizia che sono il carattere delle grandi persone. Riconoscenza, sempre.

E grazie pure a Paolo Ghezzi che ha insistito per farmi scendere dove non volevo andare. Ho imparato tante cose. Tutte di grande valore. Prima di tutto umano, poi anche professionale. Grazie Paolo.