L’ECLISSI 2015, SET DI RIPRESA
Per scattare le fotografie a corredo degli articoli di drivelife uso la Nikon D800 con l’obiettivo Nikkor 24-120 mm f1:4G ED con tecnologia nanocristalli. Qualche foto è scattata usando anche il Nikkor 180mm f 2,8 ED, purtroppo l’ultima versione: mi consola sia “made in Japan”. Entrambe sono ottiche autofocus.
Per lo scatto del timelapse della Panda con l’eclissi 2015 ho, per ovvie ragioni, montato lo zoom con la focale minima, 24 mm. La D800 è stata programmata con una esposizione manuale ed una sottoesposizione di un diaframma. Esposizione di 1/640 di secondo e diaframma f 14. La Nikon D800 ha la funzione “fotografie accelerate” raggiungibile per attivarla attraverso il menu di sistema. Per il set della eclissi ho impostato la frequenza di scatto a cinque secondi, una durata della ripresa di 40 minuti. Il risultato sarà in un timelapse di prossima pubblicazione. E’ evidente che il problema maggiore è quello della dimensione degli oggetti nel campo di ripresa. Nessun ottica, a questa latitudine, con il Sole già a 40 gradi di elevazione sull’orizzonte nel momento di inizio della eclisse (09:30, ora locale) avrebbe consentito di vedere un grande Sole, con una grande Luna, ed una altrettanto grande FIAT Panda Cross. Con altre risorse in gioco e con il tempo necessario per raggiungere qualche nordico arcipelago… forse.
Sul litorale laziale, minuto più-minuto meno, l’eclissi è iniziata alle 09:23:45 con il massimo oscuramento alle 10:31:16 ed è terminata alle 11:42:38. La copertura della Luna sul Sole, in Italia variabile in funzione della longitudine, è stata del 53,7%.
In consideraione del grande angolo di campo e della ridotta dimensione del Sole nel fotogramma non ho usato filtri di attenuazione dei raggi. In compenso, ammesso che abbia corso rischi per la incolumità della mia D800, le nuvole sono state inopportune ma funzionali. Dando un’aria drammatica alla scena e proteggendo la mia macchina fotografica.
Infine un sentito ringraziamento alla pattuglia della Guardia Forestale che passando per caso da quelle parti ha sottolineato come il parcheggio della Panda Cross con due ruote (posteriori) sulla duna non fosse proprio regolare. Ma hanno chiuso un occhio. Accecati dal Sole. Per fortuna che all’alba dormivano in caserma, altrimenti non sarebbero stati così indulgenti…
(lr)