TEASER #1 – INTRO
Il colore della carrozzeria e l’allestimento del modello in prova possono ingannare. C’è poi la sigla sul portellone del bagagliaio che aggiunge un bel tranello. 316d. Sulla carta, e per gli sprovveduti digiuni di automobili con l’Elica, quella sigla lì dovrebbe indicare la versione più “entry-level” della Serie 3 di BMW.
In linea di principio ci starebbe pure, ancora non hanno fatto una 314… mamma mia. Ed anche in pratica, perché “sotto” questa versione il listino non offre praticamente nulla.
Poi sali a bordo e ti rendi conto che, sì questa è una versione entry-level, navigatore standard, neanche le luci di cortesia sdoppiate ma solo una bella, ed accecante, plafoniera sopra lo specchietto.
Be’ almeno è l’allestimento della Linea Sport, e poi consumerà poco. Certo un bel 335… come quel GT di cui scrivo in altra pagina.
Subito fuori del GRA per cercare un set dove fare qualche fotografia, si lavora anche la domenica. E per fortuna le condizioni atmosferiche mi assistono.
I chilometri scorrono veloci. Sarà pure entry-level questa 316d ma acciderba che caratterino. Intanto ha una coppia strepitosa, poi il pulsante a sinistra del cambio mi permette di scegliere tra quattro setup di marcia. SportPlus, Sport, Comfort ed ECO PRO.
Sfido chiunque a trovare una entry-level con così tanti, e di sostanza, optional. (coming soon)
TEASER #2 – CONSERVAZIONE DELLA SPECIE
Da un tre-e-sedici ti aspetti un po’ di sovrappeso. La 3, tanto per ricordarlo e fare un paragone che renda bene l’idea del “piccolo” 316 (ultra-frugal, lo definiscono, a Monaco, nei doc stampa), è disponibile con motori fino al 330d che ha 258 cavalli ed una coppia di 500 Newton metri.
Quindi, ti aspetti, un po’ di debolezza sullo spunto. Eh no, qui, nonostante sia applicabile la definizione più modaiola di “minimal”, i 116 cavalli ed i 260 Newton metri, (metà esatta del tre-e-trenta) la sportività di Monaco c’è tutta. Un ottimo lavoro di conservazione della specie.
Un lavoro che è il compendio della strategia EfficientDynamics basata su un’architettura BMW TwinPower Turbo, la funzione di Start&Stop automatico volta alla riduzione delle emissioni e dei consumi ma, come dicevamo, non al sacrificio della sportività.
Un esempio concreto, la mia diretta esperienza dei primi giorni del test drive con la 316d. Ho guidato tutto il giorno in modalità Sport. Sulla via del ritorno, quando non hai fretta, né voglia di tornare a casa, seleziono la funzione ECOPRO. La tappa intermedia è distante circa quaranta chilometri. Mi impongo di guidare come dice Lui. Il computer di controllo del motore ma soprattutto l’ESAMINATORE del mio stile di guida. Lo assecondo con cura ed attenzione germanica.
La riga di numeri, che nella strumentazione, tra i due analogici circolari, mi da’ i voti (deve essere sempre di colore azzurro, altrimenti sei un ripetente) nel giro di una decina di chilometri, mi informa che ho raggiunto un vantaggio di + 6,7 Km di autonomia. In altre parole, guidando così correttamente come vuole Lui, utilizzando tutte le funzioni di ECOPRO, dal recupero di energia allo Start&Stop, ho esteso la mia autonomia, in funzione del carburante nel serbatoio e dello stile di guida, di quasi sette chilometri. Su quaranta, ovvero quasi il dieci per cento in più.
Immagina il “ben pensante”, guidi alla tassinara. Invece no. Sto percorrendo una statale con buona densità di traffico alla velocità di codice tra i 110 ed i 130 Km/h. Senza patire la noia di un’andatura lenta, magari pure d’ostacolo alla circolazione altrui.
Ecco, questa è efficienza. E mentre un bel po’ compiaciuto osservo il display di bordo che mi dice quanto sono bravo, rifletto sul fatto che il detto più spendi meno spendi, sia quanto mai vero.
E’ strano, continuo ora ad alta voce la riflessione annoiando la bella passeggera con chiacchiere automotive, come tutti e quattro i marchi premium, Audi, BMW, Mercedes e Volvo, siano capaci di produrre automobili che consumino meno, davvero tanto, di certi marchi generalisti. Peccato sì, mai il peccatore.
E l’esperienza con le automobili di Monaco mi ha fatto conoscere anche i sei e gli otto cilindri delle versioni M – in altra vita – e raggiungere consumi di 6,7 Km per litro con la M5 in un viaggio Roma / Milano del quale per decenza non posso scrivere l’orario di partenza e quello di arrivo. Ma allora non c’erano Tutor, neanche gli Autovelox, ed in una giornata piovosa di gennaio, avevo pista libera. Sorry, autostrada vuota.
(segue, as soon as possible)
Photobook BMW 316d SPORT
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